Gmail, il servizio di posta elettronica di Google compie 15 anni
TecnologiaIl primo aprile 2004 segna l'esordio di un sistema oggi centrale per il colosso di Mountain View. Punta su filtro anti-spam e offre molto più spazio rispetto ai concorrrenti
Quando, nel 2004, Google lancia Gmail – il suo servizio di posta elettronica – molti pensano a uno scherzo. Era il primo aprile. Adesso, a 15 anni di distanza, Gmail è leader di mercato, continua a crescere ed è diventato uno dei poli dell'ecosistema dell'azienda tech californiana.
Com'è nata Gmail
Il padre di Gmail ha un nome: è lo sviluppatore Paul Buchheit. Inizia a lavorare al progetto nel 2001, poco dopo aver messo piede a Mountain View. La mail di Google è a lungo portata avanti da una sola persona, poi affiancata da altri giovani neo-assunti. Nome in codice del progetto: Caribou. Obiettivo: creare qualcosa di più efficace rispetto ai leader di mercato di allora: Yahoo!, Mail e Hotmail. Buchheit ha un'idea per rendere il caricamento più veloce: adotta una tecnica di sviluppo detta AJAX (Asynchronous JavaScript and XML), che fa economia di dati e rende il processo più efficiente. Dopo un mese, lo sviluppatore ha finalmente il suo primo collega: Google gli affianca Sanjeev Singh, che poi avrebbe fondato FriendFeed, tra i primi aggregatori di notizie di siti e blog. Nel 2002 entra nel team chi sarebbe diventato il primo responsabile del prodotto, Brian Rakowski. Anche lui, fresco di laurea, è appena stato assunto da Google. Nel 2003 è il turno di Kevin Fox, che avrebbe disegnato la prima interfaccia (cioè il primo volto) di Gmail. Al momento del lancio, nel 2004, le persone che si occupa del prodotto sono ancora poche, una dozzina.
Filtro anti-spam e tanto spazio in più
Nei comunicati stampa del lancio, Google spiega che da alcuni anni il servizio è usato internamente in fase di test. Ci sarà ancora da lavorare, in attesa di capire quale sarebbe stata la risposta del pubblico. L'uscita dalla versione "beta", cioè non definitiva e in continua evoluzione è del 2009. Perché il nome Gmail? Semplice: era più breve e più semplice da digitare rispetto a "Google Mail". Le caratteristiche che spiccano sulle concorrenti sono due: un sistema anti-spam più evoluto e – soprattutto - lo spazio concesso gratuitamente. Inizialmente si era pensato a 100 megabyte (che già era 25 volte in più rispetto a quello di Yahoo). Poi Google decide di fare le cose in grande e sceglie di offrire 1 gigabyte, oltre 100 volte di più dei servizi concorrenti. Gratis, ma non senza ricevere nulla in cambio: accanto alla casella compaiono annunci pubblicitari, orientati dalla propria navigazione. Se gli utenti fossero stati disturbati dai banner (anche per questioni legate alla privacy), Google avrebbe discusso di un'offerta a pagamento, non del tutto escluso all'inizio. Come dice la storia, non ce n'è stato bisogno: il modello di servizio gratuito in cambio di dati ha prevalso.
Gmail oggi
Oggi Gmail ha superato ha superato la soglia di 1,5 miliardi di utenti, cui si aggiungono 5 milioni di imprese che pagano per i servizi aggiuntivi in orbita G Suite (il pacchetto offerto in abbonamento). Gmail è diventato molto più di una casella digitale. È la chiave di accesso che permette di integrare diversi servizi di Google: da Calendar a Drive, da Hangouts a YouTube. Il filtro anti-spam continua a essere uno dei punti di forza: in un post ufficiale di febbraio, Gmail ha fatto sapere che grazie a un nuovo meccanismo chiamato TensorFlow, è oggi in grado di bloccare 100 milioni di messaggi di spam in più ogni giorno. Cioè "più del 99,9%" delle mail malevole.