Il padre dell’iconico titolo survival horror sarà a Catania dal 6 al 9 giugno come guest star per l’area videogames della kermesse
Sarà un’area videogames da brividi quest’anno a Etna Comics. La nona edizione della rassegna siciliana in programma dal 6 al 9 giugno a Catania ospiterà uno spazio dedicato ai videogiochi ancora più ricco e un padrino d’eccezione: Keiichiro Toyama. Per la prima volta il creatore di Silent Hill, uno dei titoli più iconici del genere survival horror (trasposto sul grande schermo nell’omonima pellicola del 2006), del terrificante Siren e dello psichedelico Gravity Rush sarà in Italia per la gioia dei fan, non solo siciliani. Difficile concentrare in poche righe la carriera e l’influenza sul panorama videoludico di quello che si può definire un vero e proprio artista a 360° che ha rivoluzionato il mondo dei videogiochi, ridefinendo con Silent Hill un intero genere e terrorizzando una generazione di gamers inserendo nel filone una fortissima componente psicologica.
Un capolavoro realizzato nel 1999 con il suo Team Silent, quando al debutto come "regista", creò e diresse per Konami quello che a distanza di due decenni è considerato il più terrificante survival horror mai concepito, forse l’unico vero rivale di Resident Evil (Biohazard) di Capcom.
Ma non è Silent Hill l’unica pietra miliare segnata da Toyama che lo inserisce di diritto nella walk of fame dei “director” dei videogiochi. Si devono a lui altre perle come il visionario horror Forbidden Siren (SIREN) realizzato nel 2003 per Sony, seguito nel 2006 da un rinnovato sequel e persino da un grandioso e più terrificante remake su Playstation 3 SIREN: Blood Curse (SIREN: New Translation), nel 2008. Titoli straordinari prima della svolta dal survival horror agli action-adventure con Gravity Rush nel 2012, seguito nel 2017 dall’acclamatissimo Gravity Rush 2 per PlayStation 4. Un percorso artistico che l’ha portato fino al nostro Paese in seguito all’interesse e all’apprezzamento per la produzione indipendente italiana Remothered: Tormented Fathers, anche grazie all’amicizia col catanese Chris Darril. Siamo certi che di amici ne incontrerà sicuramente molti altri nella sua esperienza alle pendici dell’Etna.
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