Svizzera, 150mila franchi in palio per chi scova bug nel sistema di voto elettronico
TecnologiaIn palio tre taglie da 50.000 franchi ciascuna per le prime tre persone che riusciranno a violare il Public Intrusion Test, il portale di prova in grado di simulare le votazioni
La Svizzera ha promesso 150.000 franchi a chiunque riesca a individuare eventuali vulnerabilità nel suo sistema di voto elettronico.
Dal 24 febbraio al 24 marzo il governo lancerà Public Intrusion Test, un portale di prova in grado di simulare una vera e propria votazione, e con esso un'ambita sfida tra hacker.
In palio tre taglie da 50.000 franchi ciascuna per le prime tre persone che riusciranno a violare la piattaforma di voto.
Si tratta di una sorta di competizione che ha come obiettivo quello di sviluppare un sistema di votazione elettronica che possa garantire il più alto livello di sicurezza e privacy.
Test per valutare la sicurezza dell’e-voting
Come riporta The Verge, il governo svizzero avrebbe intenzione di estendere l’electronic voting a 2/3 dei 26 cantoni. I più di 300 test compiuti negli ultimi 14 anni per migliorare la sicurezza della votazione di nuova generazione non hanno comportato i risultati sperati.
L’e-voting e l’i-voting, infatti, secondo gli esperti, continuano a non garantire la segretezza e l’unicità del voto.
Proprio per questa ragione, la Svizzera ha lanciato una competizione originale potenzialmente in grado di rivoluzionare questi innovativi sistemi di voto. L’alta cifra messa in palio dimostra quanto il governo svizzero abbia a cuore la sicurezza dei cittadini e la forte volontà di estendere la votazione elettronica.
Il diritto di voto in Svizzera
Tutti i cittadini svizzeri hanno diritto di voto, anche nel caso in cui abitano al di fuori del paese.
In Svizzera, inoltre, il sistema di democrazia diretta comporta un maggior numero di votazioni rispetto a quelle richieste da altri paesi. Solo negli ultimi due anni i cittadini sono stati chiamati a esprimere il loro giudizio nazionale per più di 12 volte.
L’estensione del sistema di votazione elettronica è richiesta soprattutto dai cittadini svizzeri residenti all’estero, finora costretti a esprimere il voto via posta, un metodo spesso inaffidabile che rallenta le procedure.