Cina, gatti randagi al sicuro grazie all'Intelligenza Artificiale

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)

Il rifugio smart ideato da Baidu consente l’accesso soltanto ai mici, offrendo loro cibo, acqua e riconoscendo grazie alle videocamere alcune tra le malattie più diffuse

Lontani dal comfort degli animali domestici, i gatti randagi devono affrontare numerosi ostacoli e minacce. Considerato il gran numero di mici che affolla le strade Pechino, gli ingegneri di Baidu hanno ideato un rifugio all’aria aperta che, grazie alle videocamere dotate di Intelligenza Artificiale (AI), è accessibile soltanto ai gatti. Una soluzione che l’azienda, considerata la ‘Google cinese’ poiché proprietaria dell’omonimo motore di ricerca, ha voluto realizzare per evitare il peggioramento generale delle condizione di salute degli amici a quattro zampe di Pechino, favorendone la sopravvivenza anche nei periodi più duri garantendo loro acqua e cibo.



L’Intelligenza Artificiale salva i gatti randagi

È molto simile al riconoscimento facciale, già utilizzato sugli smartphone e non solo, la tecnologia pensata da Baidu che serve di fatto ad aprire le porte del rifugio smart ai gatti randagi, bloccando invece l’ingresso di qualsiasi altro animale. Grazie all’Intelligenza Artificiale, le telecamere sono in grado di riconoscere 174 specie di gatti, anche quando questi si presentano la notte in condizioni di scarsa illuminazione. All’interno del riparo, gli animali trovano inoltre acqua, cibo e delle lettiere, oltre a un ambiente riscaldato a 27 gradi, mantenuti costantemente. In un post che annunciava la novità, Baidu spiega soltanto il 40% dei gatti randagi riesce normalmente a sopravvivere all’inverno di Pechino, durante il quale le temperature scendono abbondantemente sotto lo zero. Con il rifugio smart, è probabile che molti più mici riescano a cavarsela, sfuggendo anche al rischio della denutrizione.

Baidu, rifugio smart grazie a un impiegato

Stando a quanto riporta The Verge, Baidu deve l’idea iniziale al proprio impiegato Wan Xi, colpito così tanto dall’incontro con un gatto randagio nascosto nella sua macchina per ripararsi dal freddo da iniziare a lavorare al rifugio dotato di AI dapprima in solitaria, per poi coinvolgere l’azienda. Il riconoscimento dei gatti che entrano ed escono dal riparo non è tuttavia l’unica funzione svolta dalle videocamere, che sarebbero anche in grado di accertare la presenza di alcune tra le malattie più comuni che colpiscono i mici o di verificare se l’animale sia stato sterilizzato o meno. Quando il sistema riconosce un esemplare malato, invia una notifica al volontario più vicino che potrà quindi occuparsi della salute del gatto.

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