Bitcoin: muore fondatore di un Exchange, 190 milioni congelati

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Immagine di archivio (Getty Images)

Gerald Cotten, fondatore di QuadrigaCX, era l’unico a conoscere la password per far funzionare la piattaforma: dalla sua morte, gli investitori non possono più accedervi 

Circa 190 milioni di dollari sono bloccati sull’Exchange di criptovalute canadese QuadrigaCX, con la piattaforma che risulta inaccessibile perché il fondatore, Gerald Cotten, ha perso la vita alla fine dello scorso anno senza aver mai comunicato a nessun altro la password per accedere portale dal laptop principale. I moltissimi investitori che si erano affidati al servizio per la gestione delle proprie monete digitali rischiano così di vedere andare in fumo tutti i Bitcoin o le altre criptovalute depositate sul sito. Nonostante gli sforzi fatti nelle settimane successive alla morte di Cotten, nessuno è stato in grado di superare le protezioni disposte dal fondatore della piattaforma.

Exchange inaccessibile e fondi bloccati



Era il 9 dicembre 2018 quando il fondatore di QuadrigaCX Gerald Cotten, di 30 anni, è morto in India in seguito a complicazioni legate al morbo di Crohn, di cui era affetto. Per proteggere le ingenti somme depositate sul sito dai clienti della piattaforma di Exchange, Cotten aveva deciso di non rivelare a nessuno le chiavi di accesso del portale. Ecco dunque che successivamente al decesso è stato impossibile per gli investitori gestire i propri portafogli virtuali, per un totale di circa 190 milioni di dollari congelati. QuadrigaCX ha annunciato la morte di Cotten soltanto a gennaio, dopo alcune settimane in cui i vertici speravano, senza successo, di poter risolvere il problema. La vedova del fondatore, Jennifer Robertson, si è rivolta ad esperti per provare a recuperare le chiavi, ma nessuno è riuscito ad accedere al computer che Cotten utilizzava per gestire l’intera piattaforma.

Investitori danneggiati

Secondo quanto riporta Coindesk, per diversi mesi i clienti di QuadrigaCX si erano lamentati di una mancanza di comunicazione da parte dell’azienda e di problemi riscontrati nei prelievi. Intervistati dal portale canadese Cbc, alcuni utenti hanno dichiarato di essere stati lasciati “completamente al buio” e che eviteranno di utilizzare le criptovalute in futuro. Dal 26 gennaio, i nuovi direttori dell’Exchange hanno deciso di sospendere temporaneamente il servizio. Una delle soluzioni ipotizzate da QuadrigaCX per riuscire a rimborsare i propri utenti è la vendita della stessa piattaforma.

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