Il gioco della finlandese Supercell si candida alla corona del "blockbuster" di Epic Games. Almeno secondo alcuni esperti.
Secondo qualcuno è il nuovo Fortnite. Secondo altri è un titolo da tenere particolarmente d’occhio nel panorama del gaming competitivo italiano. Si chiama Brawl Stars ed è un gioco che contamina vari generi: shooter, battle royale e strategia, tutto nell'inconfondibile stile grafico della casa di sviluppo Supercell, i finlandesi creatori di “blockbusters” come Clash Royale e Clash of Clans.
Per farsi un’idea della consistenza del fenomeno è sufficiente dare un’occhiata alla sezione tendenze di Youtube o sui portali di streaming online di videogiochi. “Sono pronto a scommettere che il successo di Brawl Stars sarà duraturo e destinato a crescere vertiginosamente. Lo confermano i numeri: oltre 60mila utenti hanno già scaricato la versione giocabile da PC”, spiega Alessandro S. Capezza, country manager Italia della piattaforma gaming BlueStacks.
"Brawl Stars è il nuovo fenomeno degli eSport italiani e sposta l'attenzione sul mercato del mobile gaming – prosegue – Lato nostro stiamo ora valutando nuove innovazioni per contribuire a rendere ancora più divertente l'esperienza di gioco dei nostri utenti. BlueStacks è al momento una delle piattaforme principali tra i giocatori italiani, al momento, come utilizzo del videogioco, con una cifra che supera le 20.000 persone che quotidianamente utilizzano il nostro player per giocare con e contro gli amici”.
Brawl Stars è stato lanciato in Italia lo scorso dicembre, ma è già in vetta alle classifiche su Google Play e iOS store e sono già migliaia i clan italiani nati negli ultimi due mesi.
“Io ho sempre giocato a tutti i titoli di Supercell, come Clash of clans e Brawl Stars è sicuramente un gioco diverso, più veloce, meno legato alla strategia e più all’azione - ci racconta, Berto, Capoclan dei Wolran Ita, club di Brawl Stars - Al di là dei numeri dei download, secondo me potenzialmente tra i gamers può avere anche un successo maggiore rispetto a Fortnite, al quale ho pure giocato per diverso tempo, perché ci puoi giocare ovunque, non per forza collegato al pc da casa ed è anche più coinvolgente”.
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