Bill Gates presenta la toilette del futuro

Tecnologia
Bill Gates (Getty Images)

A Pechino, il co-fondatore di Microsoft ha svelato la sua ultima innovazione tecnologica, che può portare un concreto aiuto alle popolazioni che vivono in condizioni sanitarie precarie 

A Pechino, in occasione di un incontro con la sua Fondazione, Bill Gates ha presentato la sua ultima idea: una toilette che non ha bisogno di acqua e fognature ma sfrutta la chimica per trasformare i rifiuti dell’uomo in fertilizzante. Una nuova tecnologia, che può portare un significativo aiuto alle popolazioni più povere e disagiate, salvando moltissime vite umane dalle infezioni dovute alle carenti condizioni igienico-sanitarie.

Niente acqua e fognature

Dopo anni di studio e progettazione, l’innovativo wc è pronto per l’uso. Le sue componenti sono state prodotti in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Thailandia e la Cina stessa. La toilette è disponibile in diversi design ma il meccanismo che la regola è unico e molto semplice, come ha spiegato lo stesso Bill Gates a Reuters: “I water odierni si limitano semplicemente a eliminare i rifiuti con l’acqua, mentre questi bagni non hanno bisogno di fognatura. Prendono sia i rifiuti liquidi che quelli solidi e svolgono un’azione chimica su di essi, che in molti casi include la combustione”.

500mila bambini muoiono a causa di infezioni

Dal 2011 a oggi la Fondazione Bill e Melinda Gates, l’organizzazione filantropica privata più grande al mondo, ha speso più di 200 milioni di dollari nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie sanitarie sicure e, secondo il il co-fondatore di Microsoft, questa è la più rivoluzionaria degli ultimi 200 anni in questo settore.
Le stime raccolte dalla Fondazione riportano che ogni anno muoiono nel mondo circa 500 mila bambini al di sotto dei cinque anni a causa di infezioni dovute alle scarse condizioni igieniche e che queste comportano una spesa di oltre 200 miliardi di dollari per l’assistenza sanitaria.
Stando invece ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ad oggi sono 2,3 miliardi le persone che non hanno accesso a strutture igienico-sanitarie, mentre l’Unicef riporta che 480 mila bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno di diarrea, spesso a causa di cibo contaminato da acqua stagnante o dall’assenza di acqua potabile.

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