Aspirapolvere intelligenti, il mercato dei robot per una casa smart

Tecnologia
Cresce il mercato degli aspirapolver robot (Getty Images)
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Il settore si evolve, con elettrodomestici sempre più potenti e connessi. Gli utenti apprezzano, tanto da spingere sia nuovi arrivati che marchi storici

Chiamarli aspirapolvere inizia a diventare riduttivo. I robot che si muovono in autonomia per la casa sono sempre più evoluti e complessi: non si fermano a raccogliere briciole, ma mappano l'appartamento, possono essere comandati con la voce e sono in grado di dialogare con altri dispositivi (a partire dallo smartphone). Ecco alcuni dei modelli più interessanti.

Il mercato degli aspirapolvere intelligenti

Gli aspirapolvere intelligenti variano per prezzo, funzioni e forma (anche se è preponderante quella circolare). Possono essere telecomandati o muoversi in completa autonomia, con differenti modalità, per poi tornare alla loro base di ricarica. Il mercato sta rispondendo in modo positivo: l'articolo è sempre più venduto in tutte le aree del pianeta e il giro d'affari è previsto con un progresso medio annuo del 15,3% tra il 2016 e il 2020. I robot-aspirapolvere sono stati tra i primi elettrodomestici intelligenti. E l'arrivo dell'IoT (internet delle cose) nelle nostre case (con prodotti sempre più connessi) non potrà che dare ulteriore slancio. Il mercato, quindi, fa gola. Tanto che puntano su questi robot società specializzate (come iRobot) e brand storici (come Vileda e Folletto).

Aspirapolvere per una casa smart

Uno degli esempi che raccontano quanto evoluti siano diventati gli aspirapolvere robot è Roomba i7+ di iRobot. È in grado di mappare la casa e di individuare "muri virtuali" fissati dall'utente, in modo da concentrarsi solo su alcune stanze. È compatibile con gli assistenti digitali Alexa e Google Assistant e obbedisce quindi ai comandi vocali. Ha una base di ricarica di dimensioni maggiori del solito, ma c'è una ragione: Roomba i7+ si svuota da solo. La cattiva notizia è che, per ora, non è disponibile in Italia. Altro marchio tra i leader di mercato è Neato Robotics. Tra i suoi prodotti c'è Botvac D6 Connected, che mappa la casa con tecnologia laser e promette notevole risparmio della batteria. Ha un'app dedicata, che consente di programmare le pulizie e fissare delle "linee di demarcazione" oltre le quali gli è proibito andare. Può dialogare con i "maggiordomi digitali" come Echo e Google Home e ha un software in continuo aggiornamento. A differenza di altri colleghi, opta per un design a forma di "D" che rende più efficace l'accesso agli angoli. Ecovacs ha invece presentato alla scorsa Ifa di Berlino la tecnologia "Aivi", che porta l'intelligenza artificiale a bordo dei robot aspirapolvere. In questo modo l'elettrodomestico può riconoscere non solo aree da pulire ma anche oggetti imprevisti come cavi, scarpe e abiti.

I marchi storici della pulizia

Ci sono marchi che hanno fatto la storia del settore "pulizia domestica". E anche loro, non potendo vivere di gloria passata, stanno investendo sui robot aspirapolvere. Kärcher ha lanciato RC 3: piena autonomia (anche su superfici irregolari), dimensioni compatte e lo smartphone come centro di comando. L'app consente di tenere d'occhio il livello di autonomia, inviare il robot alla stazione di ricarica o indicare zone specifiche per una pulizia più profonda. Con prezzo contenuto e funzioni essenziali prova a farsi spazio Vileda, un brand noto soprattutto per i suo prodotti "analogici". L'ultimo arrivato è il robot VR 102: ha diverse modalità di movimento, sensore anti-caduta e spazzole rotanti laterali per raccogliere più polvere e briciole lungo il suo percorso. Altro nome noto nel settore aspirapolvere: Folletto. Come Botvac D6 Connected, il VR200 sceglie la forma a "D". Vista la sua storia punta molto sulla potenza di aspirazione, che promette di essere “tre volte superiore” rispetto a quella dei concorrenti. Si può comandare a distanza con un telecomando e gestire via app. Il robot ha un sistema di svuotamento che integra altri Folletto: aspirabriciole e aspirapolvere classici possono infatti essere collegati per "risucchiare" lo sporco senza aprire il vano.

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