Le celle solari del futuro immagazzineranno l'energia
TecnologiaIl progetto è stato realizzato da ricercatori statunitensi e consentirà di superare i limiti attuali degli impianti fotovoltaici, portando elettricità anche in zone remote del mondo
L’energia solare potrebbe presto diventare una risorsa fondamentale per portare elettricità anche nelle regioni più difficilmente accessibili del mondo. Sarebbe questo uno dei principali risvolti della nuova tecnologia ideata dai ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison, consistente in innovative celle solari con batterie integrate in grado sia di utilizzare immediatamente l’energia accumulata che di conservarla per un uso successivo. L’invenzione, descritta in un articolo pubblicato sulla rivista Chem, rappresenta un importante passo avanti rispetto ai correnti metodi utilizzati per produrre elettricità a partire dalla luce solare, che non consentivano la conservazione dell’energia.
I limiti delle celle fotovoltaiche
Negli ultimi anni, l’utilizzo delle celle fotovoltaiche ha consentito a molte persone di trovare un nuovo modo per produrre energia pulita, garantendo anche un risparmio economico sul lungo periodo. I limiti di questo metodo, tuttavia, sono risultati in alcuni casi evidenti: durante la notte, o in giornate particolarmente nuvolose, l’assenza di luce solare portava alla necessità di ricorrere ad altre forme energetiche. Lo scoglio potrebbe essere superato grazie alla tecnologia sviluppata dal team di ricerca statunitense, che racchiude in un unico dispositivo due cruciali funzioni: l’assorbimento e l’immagazzinamento dell’energia del Sole, togliendo a chi si affida alle celle solari il vincolo di dover forzatamente utilizzare l’elettricità prodotta istantaneamente.
Energia per tutti
Il chimico Song Jin, che ha coordinato il gruppo di ricercatori, spiega infatti che le batterie a flusso solare integrate sono in grado di combinare due funzionalità che tradizionalmente erano svolte da strumenti separati, rappresentando così “un approccio più efficiente ed economico per l’utilizzo dell’energia solare”. In particolare, secondo il professore dell’ateneo statunitense, la nuova tecnologia sarebbe importante perché in futuro permetterà di produrre energia ed immagazzinarla, per poi utilizzarla in zone del pianeta che, essendo difficilmente accessibili, non dispongono di elettricità. Il dispositivo realizzato può funzionare secondo tre modalità: proprio come una cella solare, può immediatamente convertire la luce in elettricità, è in grado conservarla per un uso successivo e, all’occorrenza, può essere ricaricato con l’energia elettrica.