Google Pay arriva in Italia e lancia la sfida ad Apple
TecnologiaPresentata la nuova applicazione che permetterà agli utenti di pagare e gestire il proprio portafoglio tramite smartphone, in totale sicurezza
Il pagamento virtuale è ormai sempre più diffuso e, per questo motivo, Google ha deciso di allinearsi ad Apple e Samsung, inaugurando Google Pay, la nuova piattaforma dedicata agli acquisti e alla gestione del proprio portafoglio virtuale attraverso uno smartphone. L’Italia diventa così il ventunesimo paese a poter usufruire del servizio dell’azienda di Mountain View, come annunciato nella conferenza stampa tenuta a Milano nella mattinata di mercoledì 19 settembre 2018.
Per gli utenti sarà sufficiente scaricare l’applicazione gratuita sul proprio telefono e associare all'account personale i dati della carta di credito: esiste una lista delle specifiche banche aderenti al servizio, che non comprende, al momento, i colossi Intesa Sanpaolo e Unicredit; l’elenco sarà comunque aggiornato prossimamente.
Apple pioniere del pagamento via smartphone
Apple era stata la prima azienda a rendere disponibile in Italia il pagamento tramite smartphone, un procedimento divenuto piuttosto popolare di recente, che ha spinto Samsung a fare altrettanto con il lancio di Samsung Pay, nel marzo 2018. Google si è ora aggiunto alla lista, e, attraverso la specifica applicazione, i clienti potranno dunque recarsi nei negozi e procedere al pagamento semplicemente appoggiando il proprio device ai dispositivi appositi, che dovranno presentare la tecnologia contactless. A seconda dell’entità del pagamento, il telefono potrà essere utilizzato in modalità blocco schermo o richiederà invece lo sblocco di quest’ultimo.
Shopping online e sicurezza
Google Pay diverrà anche un importante strumento per lo shopping online, poiché nei portali che accettano il metodo sarà possibile, al momento del pagamento, selezionare l’apposita opzione anziché scegliere il tradizionale inserimento dei dati della propria carta di credito. Google afferma che questa funzionalità, ora accettata da aziende come Ryanair, Booking e Flixbus, sarà disponibile anche per “centinaia di altri siti”.
La gestione del portafoglio virtuale dell’utente solleva poi domande sulla sicurezza dell’applicazione, tema a proposito del quale il colosso californiano assicura che “i dati della carta di credito non vengono memorizzati sul dispositivo tantomeno all'interno dei sistemi del rivenditore”, poiché i pagamenti avvengono “usando un numero di carta virtuale, il numero di carta reale resta protetto”.