Videogames e alieni, amore a primo avvistamento

Tecnologia

Cristian Paolini

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Dallo spazio profondo alle console della Terra, 5 titoli che hanno fatto la storia. Almeno quella di videogiocatore del titolare di questo blog.

Il fatto che ieri fosse la giornata mondiale degli Ufo (indetta nel 2001 per iniziativa di un ufologo turco con l’intenzione di chiedere ai governi di rivelare all’opinione pubblica quanto sanno degli alieni) mi ha offerto uno spunto divertente, spero anche per chi legge: provare a elencare i 5 videogiochi a cui sono più affezionato a tema invasione aliena o, per estensione, avventura spaziale. Ho scelto un titolo per decennio. Dagli anni 70, ai giorni nostri.

 

Gli anni ‘70: Space Invaders

 

Prodotto nel 1978 dalla Taito, è considerato come uno dei principali protagonisti dell’età dell’oro dei videogiochi Arcade. Il meccanismo è estremamente semplice, ma anche incredibilmente attraente: file di alieni di forme e colori diversi scendono orizzontalmente in direzione verticale sullo schermo. Unica barriera tra loro e l’invasione della terra un cannoncino mobile che cerca di intercettarli e di evitare i loro colpi, prima che gli extraterrestri tocchino il suolo decretando il temuto Game Over. Il successo del gioco fu immediato, e convinse Atari ad acquisirne la licenza per la sua console domestica. Da lì gli alieni di Space Invaders non conquistarono la terra, ma lo status di icona nel mondo dei videogiochi sì (GUARDA LA VERSIONE "UMANA" DEL GIOCO).    

 

Gli anni ’80: Zaxxon

 

Rivoluzionario sparatutto, memorabile per l’utilizzo della proiezione isometrica per dare tridimensionalità alla scena e per lo scorrimento in diagonale (GUARDA IL GIOCO). Il gioco, lanciato da Sega nel 1982, consiste nel pilotare una navicella spaziale, aiutandosi anche con l’ombra che proietta, attraverso fortezze nemiche, distruggendone armamenti e serbatoi per rifornirsi di carburante. Tre è il numero magico di astronavi a disposizione per ogni partita.

 

Gli anni ’90: Alien 3

Nel 1992 sempre dallo spazio, ancora grazie a Sega, il terrore arriva direttamente sulla console di casa ispirato da uno dei film più celebri del genere: Alien, in questo caso Alien3. Ellen Ripley (con il cranio rasato) si muove, come nel film, nello scenario di una colonia penale. Si tratta di un gioco a scorrimento, in cui la protagonista per completare le missioni (a tempo) può usare un gran numero di armi, ma la soddisfazione di utilizzare un lanciafiamme per abbrustolire le sgradevoli creature, specie per gli amanti della serie, e sconfiggere la loro regina è impagabile.  

 

Gli anni 2000: Destroy all humans!

 

Si tratta di un titolo del 2005 sviluppato da Pandemic Studios e prodotto da THQ. La storia è ambientata negli Stati Uniti e le atmosfere da B Movie e la gran quantità di citazioni della cultura pop rendono spassose le avventure del protagonista, un malvagio alieno che, manco a dirlo, vuole portare la sua razza a impadronirsi della Terra. (GUARDA IL TRAILER DEL GIOCO)

 

I giorni nostri: Star Wars, il risveglio della forza

Arriviamo ai giorni nostri con un salto nell’iperspazio degno del Millennium Falcon. E proprio la possibilità di mettersi alla guida della mitica astronave di Guerre stellari è una delle chicche di Star Wars, il risveglio della forza (2016, sviluppato da Traveller’s Tales), un’avventura in pieno stile Lego con enigmi da risolvere, pezzi da raccogliere e manufatti di ogni tipo da costruire. Oltre a rappresentare l’adattamento del film, il gioco consente di impersonare diversi personaggi e scoprire storie del loro passato. Una gioia per gli occhi dei fan di Guerre Stellari e dei mattoncini colorati. 

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