Cina, verso accesso libero a Internet nell'isola di Hainan

Tecnologia
Tra le piattaforme occidentali bloccate in Cina ci sono anche Facebook e Twitter (Getty Images)

Il governo sta studiando la possibilità di consentire ai turisti che soggiornano nell'"Hawaii dell'Est" di utilizzare la Rete senza limitazioni. Nel resto del Paese, infatti, le autorità bloccano l’accesso a piattaforme e motori di ricerca, come Facebook e Google

A breve in Cina potrebbe aprirsi una breccia nel "Great Firewall", la Grande Muraglia digitale con la quale Pechino blocca l’accesso ad alcuni grandi siti occidentali all’interno del suo territorio. Il governo, infatti, sta studiando la possibilità di consentire ai turisti che soggiornano nell’isola di Hainan di utilizzare senza vincoli la Rete. La misura, secondo quanto riferito da Reuters, sarebbe funzionale alla trasformazione dell’"Hawaii dell'Est", in un polo per lo sviluppo di tecnologie evolute, come realtà virtuale e intelligenza artificiale.

Turismo e commercio

La fama di Hainan, che si trova al largo delle coste meridionali cinesi ed ha una superficie grande come quella del Belgio, è legata principalmente al turismo, comparto che il governo intende implementare ulteriormente trasformando al contempo l’isola in un snodo internazionale per scambi commerciali. Per riuscire in questo progetto il governo della provincia insulare metterà in campo una serie di campagne di promozione, alcune delle quali destinate al mercato occidentale attraverso duemila minuti di pubblicità su network come Bbc e Cnn. Proprio per attrarre i turisti provenienti da Europa e America, il progetto prevede anche un più facile accesso a circuiti come Visa e Mastercard. La speranza dei promotori è riuscire ad incrementare le presenze sull’isola del 25%, fino a quota due milioni, entro il 2020.

Internet libero per tutti?

La notizia del piano di sviluppo per l'isola, con annesso libero accesso ad Internet, era stata pubblicata nei giorni scorsi sul sito governativo della Provincia ma dopo pochi minuti è stato rimosso. La motivazione secondo molti è legata alle polemiche scatenate in merito ai potenziali utilizzatori dei nuovi servizi. Stando alla prima stesura, infatti, non è chiaro se la nuova politica di espansione dell’isola riguarderà solo i turisti o anche gli abitanti locali.

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