Rivoluzione "mobile", 45 anni fa la prima telefonata da un cellulare

Tecnologia
Martin Cooper in una foto d'archivio del 2009 (Foto: ANSA)

Dopo 19 anni di sperimentazioni il 3 aprile 1973 Martin Cooper, di Motorola, inaugurava l'era del telefono senza fili. L'apparecchio pesava un chilo e la sua batteria impiegava dieci ore per ricaricarsi

"Ciao Joel, sono Marty". La prima chiamata della storia fatta da un telefono cellulare comincia così. È il 3 aprile 1973, un momento storico che 45 anni fa ha cambiato le nostre vite. A comporre il numero, dalla 6th Avenue di New York, è l'ingegnere americano Martin Cooper, oggi quasi novantenne, allora dirigente della sezione sviluppo della telefonia "mobile" di Motorola. A rispondere, da un telefono fisso, il suo rivale: Joel Engel, ricercatore dei Bell Labs. "Noi alla Motorola ce l'abbiamo fatta, la telefonia cellulare è una realtà", gli dice Cooper.

Un cellulare da un chilo

La prima telefonata da cellulare arriva da un DynaTac, che sta per Dynamic Adaptive Total Area Coverage, un apparecchio lontano un'era geologica dagli smartphone di oggi. È una scatola bianca che molti hanno paragonato a una mattonella: pesa un chilo e misura 25 centimetri di altezza (compresa l'antenna) per 13 di spessore. La batteria impiega dieci ore per ricaricarsi e ha un'autonomia di circa 20 minuti di conversazione. Solo 17 anni dopo quella prima telefonata, nel 1980, l'invenzione riesce ad avere una platea più ampia grazie all'assegnazione delle prime frequenze. Il successore del prototipo di Cooper è il DynaTac 8000X, venduto a 3.995 dollari di allora, ovvero 9322 dollari attuali.

La tecnologia del primo cellulare

Negli anni Settanta era già possibile telefonare lontano da postazioni fisse. Si poteva chiamare dalle automobili o da altri veicoli. Ma ancora nessuno era riuscito a inventarsi un apparecchio che stesse in una mano e che potesse seguire una persona ovunque andasse. Per la prima chiamata da cellulare Motorola usò la tecnologia analogica DYNA TAC, che consentiva a un computer centrale di trasferire a diversi trasmettitori e ricevitori il segnale grazie a onde ultra-alte, in modo da avere una conversazione senza interruzioni.

19 anni di sperimentazioni

Per la prima telefonata del '73 ci vollero 19 anni di studi e sperimentazioni. Cooper aspettava quel momento dal 1954, anno in cui la Motorola lo aveva assunto con il compito di sviluppare la tecnologia di telefonia mobile. Per farlo, l'azienda aveva messo in campo uno sforzo non indifferente, sia sotto il profilo economico che organizzativo. La sperimentazione costò, fatte le dovute proporzioni, circa un milione di dollari. Non solo. Per creare il cellulare, Motorola dovette spostare nel team di Cooper un grosso numero di ingegneri che normalmente erano impegnati in altri progetti. 

Dalla prima chiamata alla diffusione di massa

Una volta messa a punto la tecnologia Motorola puntava a mettere in commercio il suo primo telefono cellulare già a metà degli anni Settanta ma alla fine i tempi si rivelarono più lunghi del previsto. Il modello 8000x viene messo in vendita soltanto nel 1983. Tuttavia negli anni Ottanta il cellulare è ancora un prodotto di nicchia dal costo molto elevato: 4 mila dollari che oggi corrisponderebbero a circa 10 mila dollari. La strada però era ormai tracciata. Dagli anni Ottanta in poi il cellulare ha iniziato una cavalcata verso il successo, dapprima contenuta - ci vollero sette anni per raggiungere il milione di utenti - poi sempre più celere fino ai numeri imponenti di oggi che danno i primi segnali di saturazione del mercato. E Martin Cooper, classe 1928, non ha perso la voglia di occuparsi di tecnologia: l'ingegnere continua ad essere "connesso" dal suo profilo Twitter @MartyMobile.

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