Secondo Fbi, Cia e Nsa i dispositivi Huawei o Zte metterebbero a rischio la sicurezza nazionale e potrebbero anche essere usati per "fare spionaggio". La replica: "Nessun rischio superiore ad altri dispositivi, godiamo di fiducia di consumatori di oltre 170 Paesi"
"Possibilità di rubare informazioni e fare spionaggio"
Per Wray "il rischio principale è quello di permettere a società vicine al governo di Pechino di infiltrarsi nella rete di telecomunicazioni Usa, con la possibilità di rubare o modificare informazioni e di fare spionaggio". Il governo di Washington aveva già impedito a Huawei di vedere tecnologie alle agenzie federali: "Consentirebbe loro di modificare o rubare informazioni”, ha ammonito Wray. Un monito è arrivato anche dal direttore della Nsa, Michael Rogers, che - come riporta Cnbc - ha spiegato: "Penso che questa sfida sia solo destinata a crescere, non diminuirà nel tempo per noi. Compagnie così vanno osservate a lungo e con forza".
La risposta di Huawei e Zte
Come scrive Cnbc, Huawei ha spiegato che l'utilizzo dei suoi prodotti non "rappresenta un rischio maggiore per la cybersecurity rispetto a qualsiasi altro fornitore di ICT". E un portavoce ha aggiunto: "Huawei è consapevole delle varie attività del governo americano che sembrerebbero voler inibire il business di Huawei nel mercato americano". La compagnia "ha la fiducia di governi e consumatori in 170 Paesi in tutto il mondo", ha poi ricordato il portavoce sottolineando che l’azienda condivide "catene di approvvigionamento e capacità produttive globali comuni". Mentre Zte, secondo quanto riferisce la Cnn, ha fatto sapere che i suoi cellulari e dispositivi hanno incorporati dei chipsets e altri componenti realizzati negli Usa. "Come società quotata in borsa, ci impegnamo ad aderire tutte le leggi applicabili e alle regolamentazioni degli Usa, a collaborare con i vettori per il rispetto di severi protocolli di test e per essere in linea con i più elevati standard di business".