Il Cio apre ai videogiochi: "Sono uno sport"
TecnologiaSecondo il Comitato olimpico internazionale, gli “e-sports” competitivi possono rientrare tra le attività sportive, considerando l’intensità degli allenamenti a cui i giocatori si sottopongono. Li vedremo alle Olimpiadi?
Il Comitato olimpico internazionale apre per la prima volta la porta ai videogiochi. In un comunicato diffuso dopo il summit tenutosi a Losanna, infatti, il Cio ha dichiarato che gli “e-sports” possono essere considerati discipline agonistiche a tutti gli effetti.
Coinvolgimento nel movimento olimpico
Secondo il Cio i videogiochi, o meglio gli “e-sports”, così come vengono definiti nella nota diffusa dal Comitato dopo il summit di Losanna, possono essere considerati attività sportiva, tenendo conto anche la lunghezza e l’intensità degli allenamenti a cui i giocatori si sottopongono, che possono essere paragonate a quelle degli atleti delle discipline tradizionali. Inoltre, il Cio ha fatto notare che gli sport legati al mondo dei videogiochi sono in forte crescita in particolare tra i giovani e in maniera trasversale a vari Paesi. Per questa ragione potrebbero fare da volano, in futuro, a un maggiore coinvolgimento nel movimento olimpico.
Le regole da seguire
Il Comitato ha comunque tenuto a precisare che, per essere pienamente riconosciuti, dovranno rispettare i valori olimpici e dotarsi di strutture per i controlli antidoping e per la repressione di fenomeni come le scommesse. L’obiettivo è che il Cio stesso, insieme alle associazioni internazionali delle varie federazioni sportive “abbia un dialogo con l’industria dei videogiochi e i cibernauti per esplorare maggiormente questa area e le possibilità che offre”.
Apertura alla partecipazione ai Giochi
La nota diffusa dal Cio, contrariamente a quanto espresso ad aprile dal presidente Thomas Bach, che non aveva nascosto la propria contrarietà agli e-sports, sembrerebbe il primo passo verso un futuro ingresso dei videogiochi nel mondo olimpico. I videogiochi di tipo sportivo, peraltro, fanno già parte del programma dei Giochi Asiatici che si terranno il prossimo anno in Indonesia. In più, di un loro ipotetico futuro alle Olimpiadi avevano già parlato gli organizzatori di Parigi 2024, prima ancora che questa edizione dei Giochi fosse assegnata ufficialmente.