10 cose che (forse) non sai su Google
TecnologiaI fondatori, Larry Page e Sergey Brin, si sono incontrati all'università. Hanno provato a vendere l'idea per pochi milioni ai competitor vedendosi rifiutare le offerte da diversi potenziali acquirenti. Oggi sono tra i 15 uomini più ricchi del mondo
Oggi Google è il sito più cliccato e conosciuto al mondo, eppure in pochi sanno che la sua storia inizia nelle aule di Stanford nel lontano 1997. A distanza di 20 anni dai primi passi, l'azienda vale miliardi e i suoi fondatori sono stati inseriti tra i 15 uomini più ricchi del mondo da Forbes. Eppure alla fine degli anni '90, diverse società si rifiutarono di sborsare pochi milioni di dollari per acquisire la tecnologia sviluppata da Larry Page e Sergey Brin, rifiuti che ne hanno di fatto decretato il successo.
Chi sono i fondatori di Google
Nel 1997 Larry Page e Sergey Brin sono due studenti di Stanford e stanno lavorando a un progetto che vuole sfruttare un algoritmo per classificare i siti: nello stesso anno registrano il dominio Google e fondano la società nel 1998. Page è un "figlio d'arte": il padre è professore universitario di informatica, mentre la madre ha un master nella stessa materia. Brin, invece, è nato in Russia e si è trasferito negli Stati Uniti a sei anni.
La ricchezza di Larry Page e Sergey Brin
Nella lista dei paperoni mondiali stilata da Forbes, i fondatori di Google sono più che ben posizionati: Larry Page è dodicesimo, con un patrimonio stimato di 40,7 miliardi di dollari. Sergey Brin è subito dietro, tredicesimo, con 39,8 miliardi di dollari. Essendo nato in Russia, Brin detiene anche il titolo di immigrato più ricco degli Stati Uniti. Nonostante le cifre astronomiche, il conto corrente dei fondatori di Google è in continua ascesa: negli ultimi tre anni hanno incassato rispettivamente 8,4 e 8,8 miliardi di dollari.
Il matrimonio (fallito) con Yahoo
Quando sviluppano la tecnologia chiamata "PageRank", ovvero l'algoritmo che mette in fila i siti web attraverso parametri precisi, sul mercato ci sono già diversi portali e motori di ricerca. Ai potenziali concorrenti, Brin e Page propongono la propria idea e la mettono in vendita. Excite rifiuta di comprarla per un milione, Yahoo dice no ai 2 pretesi per la cessione. Rifiuti che fanno in realtà le fortune dei due ingegneri: oggi la società di Mountain View vale circa 680 miliardi di dollari. Mentre Yahoo è stato venduto a Verizon per meno di 5.
Che cosa vuol dire "Google"
La prima idea dei fondatori era un nome completamente diverso. Originariamente, quello che sarebbe poi divenuto il motore di ricerca più grande del mondo avrebbe dovuto chiamarsi "Backrub". Solo in seguito Brin e Page hanno optato per Google. Il nome deriva da "googol", termine con il quale si indica il numero intero rappresentato da un "1" seguito da 100 zeri. La versione definitiva "Google" sarebbe frutto di una trascrizione sbagliata o semplicemente di un modo diverso di scrivere lo stesso suono. Se vi sembra un nome giocoso, da bambini, non avete torto: pare infatti che a suggerirlo al suo inventore, il matematico Edward Kasner, sia stato il nipotino di nove anni.
Google è diventato un verbo
Se un'azienda diventa un verbo, allora vuol dire che ce l'ha fatta. Google è entrato a far parte del dizionario inglese: "To google" vuol dire "cercare in rete". E sull'onda dei numerosi anglicismi entrati nel nostro linguaggio, si sta imponendo anche in Italia con "googlare".
Da Google ad Alphabet
Da qualche anno a questa parte, però, Google non si chiama più Google. Nel 2015 le attività del gruppo erano diventate tanto numerose che i suoi fondatori hanno deciso di dotarsi di una nuova struttura. È nata così Alphabet, una holding (cioè una società che ne controlla altre), con ai vertici Brin e Page. Un ombrello sotto il quale si può trovare Google (ma anche Nest per l'Internet of Things, Google Ventures per gli investimenti, Fiber per la connettività). Amministratore delegato di Google è invece Sundar Pichai.
Chi è Anne Wojcicki
Tra le diverse società controllate da Google c'è YouTube. La piattaforma di video è stata acquisita nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari. È il secondo sito più visitato al mondo, alle spalle di Google e prima di Facebook. Al vertice c'è una delle prime donne entrata nell'organigramma di Big G: Susan Wojcicki.
Doodle e dintorni
I Doodle sono disegni o animazioni che, in occasioni di ricorrenze particolari, modificano il marchio sulla homepage più frequentata del mondo. Il primo è datato 30 agosto 1998: un omino stilizzato dedicato al festival del Burning Man. Pare che l'idea sia nata per segnalare agli utenti che Brin e Page erano assenti e che quindi non avrebbero potuto risolvere in poco tempo eventuali problemi. Negli anni sono però diventati sempre più complessi, finendo per includere anche cartoni animati, giochi o veri e propri racconti.
Le acquisizioni più costose
Per diventare quello che è oggi, Google non solo ha sviluppato internamente delle tecnologie di proprietà, ma ha spesso fatto ricorso allo strumento delle acquisizioni. Quali sono state le 5 più costose? Al quinto posto ci sono le mappe social di Waze, acquisite nel 2013 per 966 milioni di dollari. Al quarto YouTube, acquistata per 1,65 miliardi a poco più di un anno dal lancio. Al terzo posto si colloca la spesa di 3,1 miliardi per DoubleClick, una società che produce servizi per la pubblicità online. Nel 2014, invece, Google sborsa 3,2 miliardi per NestLabs, acquisizione effettuata per coprire il segmento dell'Internet of Things. L'acquisizione (di gran lunga) più costosa è stata quella di Motorola: 12,5 miliardi nel 2011. In mezzo a molti successi, proprio l'operazione più corposa si è rivelata un flop. È vero che Google ha ottenuto l'accesso a molti brevetti, tuttavia, a due anni dall'acquisizione, Big G ha venduto Motorola a Lenovo per meno di un quarto del prezzo.
Google News a Google immagini
Google, negli anni, è diventato non solo un motore di ricerca di siti ma anche di immagini e notizie. Grazie ai suoi numerosi servizi, infatti, si possono cercare anche luoghi (con Google Maps), fare traduzioni (con Google Translate), conservare e condividere documenti (con Google Drive). Tutte funzionalità che si sono aggiunte facendo evolvere l'idea originaria concepita da Brin e Page a fine anni '90.
Leggi anche: