La Spezia, ex deposito dei tram diventa una biblioteca tecnologica
TecnologiaIl nuovo polo sorgerà al Canaletto, quartiere del comune ligure, e verrà inaugurato sabato 1 aprile. Potrà contare su un catalogo di 41mila volumi e su servizi automatizzati
Una biblioteca imponente e hi-tech. È quella che nascerà al Canaletto, quartiere di La Spezia, nell'area che all'inizio del Novecento ospitava il deposito tramviaro della Fitram: il nuovo polo culturale verrà presentato sabato 1 aprile alle ore 16. Per l'occasione, l'apertura delle porte della biblioteca "Beghi" sarà accompagnata dalle note degli studenti del Conservatorio di musica "G.Puccini".
La struttura - La nuova biblioteca è costruita su due piani, cui se ne aggiunge uno soppalcato. Al piano terra si troveranno un auditorium di oltre 100 metri quadrati con 72 posti a sedere, un'area per i ragazzi ed una per i bambini e gli spazi per la consultazione dei cataloghi, delle riviste e dei quotidiani online. Il primo ospita invece un'area lettura di oltre 500 metri quadrati, la sala informatica ed il polo amministrativo. Al secondo piano, infine, è collocata la nuova sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Nuova <a href="https://twitter.com/hashtag/biblioteca?src=hash">#biblioteca</a> Beghi al Canaletto. Sabato 1 aprile festa di inaugurazione. Tutte le info:<a href="https://t.co/jkUUNZlPT3">https://t.co/jkUUNZlPT3</a> <a href="https://t.co/v7asrgMqAp">pic.twitter.com/v7asrgMqAp</a>— Comune della Spezia (@ComuneSpezia) <a href="https://twitter.com/ComuneSpezia/status/847422044920725505">30 marzo 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Tecnologia al servizio della cultura - Il polo è fornito di strutture d'alta tecnologia. Le luci si regoleranno con degli appositi sensori mentre prestiti e restituzione dei libri potranno essere gestiti attraverso un meccanismo automaztizzato. Notevole anche il patrimonio bibliotecario che potrà contare su un catalogo di 41mila volumi. Oltre alla struttura rinnovata, il complesso è composto anche da un secondo stabile di 1.200 metri quadrati, denominato il "deposito", la cui destinazione non è stata ancora stabilita. La decisione sulle modalità del suo utilizzo verrà infatti presa dopo un dialogo diretto dell'amministrazione con i cittadini spezzini. Emergono però già alcune ipotesi: una parte potrebbe essere destinata ad un corso d'alta cucina del marchio "Cinque Terre" e un'altra ad ospitare spettacoli ed esposizioni.
Intervento storico - Per il sindaco di La Spezia, Massimo Federici, l'opera "non è soltanto una riqualificazione di archeologia industriale, ma un luogo di incontro per un un quartiere a lungo penalizzato dall'essere tagliato in due dalla bretella autostradale". Alle parole del primo cittadino hanno fatto eco quelle di Corrado Mori, Assessore ai lavori pubblici: "Uno degli interventi più belli della storia della città - ha aggiunto il membro della giunta - non solo un restauro, ma un rammendo che riqualifica dal punto di vista urbanistico un intero quartiere che si sta rigenerando. Nella biblioteca è stato combinato un luogo di archeologia industriale con la tecnologia avanzata".