Adultero smascherato grazie a Uber chiede 45 milioni di danni

Tecnologia
Uber è la discussa app che ha sfidato il mercato dei taxi nel mondo (Getty Images)

Un uomo d'affari francese sarebbe stato vittima di un bug nella nota applicazione di autonoleggio. Le informazioni sui suoi spostamenti, notificate sullo smartphone della moglie, avrebbero permesso alla donna di scoprire i tradimenti del marito

Un uomo d'affari francese residente nella Costa Azzurra avrebbe chiesto 45 milioni di euro di danni a Uber per aver causato la fine del suo matrimonio. L'uomo, secondo quanto racconta Le Figaro, sarebbe stato vittima di una falla informatica nel noto servizio di trasporto automobilistico privato che avrebbe permesso alla moglie di ricostruire gli spostamenti sospetti dell'uomo mentre era impegnato in esperienze extraconiugali.

 

Colpa delle notifiche indesiderate – Secondo quanto risulta al quotidiano francese, a generare la fine del rapporto sarebbero state alcune notifiche indesiderate sugli spostamenti dell'uomo d'affari, comparse sullo smartphone della moglie. Era stato l'uomo a servirsi del dispositivo della compagna per chiamare una macchina con Uber attraverso il suo profilo personale; tuttavia, anche dopo il logout (ossia l'uscita dall'applicazione) il telefono della consorte ha continuato a ricevere le notifiche sugli spostamenti del marito. Apprese le destinazioni sospette, complete di orario e molti altri dettagli, la moglie ha potuto ricostruire i presunti tradimenti del marito e, successivamente, chiedere il divorzio. La prima udienza per la richiesta dei danni, scrive Le figaro, avverrà il mese prossimo.

 

Disconnessione non riuscita – "Il mio cliente è stato vittima di un bug nell'applicazione", sostiene all'agenzia Afp il legale dell'uomo David-André Darmon, "c'è una funzione per disconnettersi dalla app, ma nonostante la richiesta del mio assistito la sessione non è stata scollegata e il bug ha causato problemi alla sua vita privata". La cifra richiesta a Uber non è stata confermata anche perché il cliente, fa sapere il suo avvocato, "preferisce rimanere discreto" nell'andare a fondo della questione. Uber, da parte sua, non ha voluto commentare.

 

Non un caso isolato – Le Figaro ha riprodotto su altri apparecchi la situazione nella quale è incappato l'uomo d'affari francese dimostrando che il problema è piuttosto comune: infatti, soprattutto nei dispositivi Apple - dotati dunque del sistema operativo Ios - non sarebbe sufficiente disconnettersi dal profilo Uber per impedire allo smartphone di continuare a ricevere notifiche. In questo modo, le informazioni continuerebbero a restare disponibili anche senza l'esigenza d'inserire alcuna password. Il problema non sarebbe stato invece riscontrato su Android.

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