Costruito il primo drone che imita il volo degli uccelli

Tecnologia
Droni presentati al Ces di Las Vegas dello scorso gennaio (immagine di repertorio - Getty Images)
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Il Politecnico di Losanna ha sviluppato un modello con ali piumate, capace di adattarsi a situazioni meteo avverse

I droni ora si ispirano alla natura: è infatti nato il primo dispositivo volante di questo tipo in grado di "imitare" il modo in cui gli uccelli si spostano nel cielo. Questo macchinario è stato costruito in Svizzera, dal laboratorio di sistemi intelligenti del Politecnico di Losanna e si tratta di un modello dotato di ali "piumate" molto simili a quelle dei volatili che potrà operare anche in condizioni meteorologiche avverse.

Il progetto -
Il drone-uccello è stato presentato nella sezione Interface Focus della rivista "The Royal Society". Oltre ad essere dotato di un'elica anteriore, il velivolo presenta anche un paio di ali piumate, ripiegabili alle estremità attraverso un meccanismo a ventaglio. Le "piume" sono state realizzate con materiali compositi ultraleggeri ma resistenti e montate su dispositivi che regolano l’apertura alare.


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Il volo degli uccelli - I droni attualmente in circolazione sono progettati per volare in condizioni meteo ottimali: si tratta sostanzialmente di elicotteri in miniatura che incontrano difficoltà quando trovano sul loro percorso ostacoli o vengono colpiti da forti raffiche di vento. "Gli uccelli, al contrario, sono capaci di modificare la configurazione delle ali per adattarsi ad ogni situazione. In questo modo possono volare con diversi tipi di vento, mostrando un'agilità che i droni attualmente non hanno”, ha spiegato lo scienziato Dario Floreano, direttore del progetto.


Replicare il movimento alare - Non basta però mettere le piume a un drone per replicare il volo dei volatili presenti in natura. La sfida più difficile per i ricercatori è stata quella di progettare un meccanismo che permettesse di imitare il movimento di apertura delle ali. Gli uccelli, infatti, spiegano e ripiegano le ali sfruttando l’intensità del vento per cambiare direzione e consumare meno energia: un movimento naturale che il drone progettato a Losanna ha copiato. Come racconta il ricercatore Stefano Mintchev nella presentazione del progetto, è stato estremamente difficile trovare il giusto equilibrio tra efficienza aerodinamica e peso del dispositivo, ma alla fine i vantaggi del sistema adottato dai ricercatori sono notevoli: "Grazie alle ali ripiegabili, abbiamo scoperto che non c'è bisogno degli alettoni per cambiare direzione. È sufficiente mutare l'apertura alare e di conseguenza la superficie esposta al vento durante il volo". 

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