Panasonic investe in "Laundroid", il robot che piega il bucato
TecnologiaIl colosso giapponese a capo di una cordata che conta di lanciare nel 2017 l'asciugatrice automatica inventata da Seven Dreamers. L'idea è di arrivare alla versione "all-in-one" per lavare, asciugare e ordinare gli indumenti
Il colosso dell'hi-tech Panasonic entra nel progetto "Laundroid", mettendosi alla testa di una cordata di investitori (tra cui Daiwa house industry e Sbi investment) decisi a sostenere con 60 milioni di dollari il lancio sul mercato di una macchina in grado di piegare da sé il bucato, inventata lo scorso anno dai giapponesi della Seven Dreamers. A rivelarlo è un comunicato di quest'ultima società.
Sul mercato nel 2017 - Si concretizza, dunque, l'ipotesi di vedere entrare nelle case un robot che sostituirà l'uomo in un'altra delle sue azioni quotidiane: quella di piegare il bucato. Il dispositivo, frutto di una ricerca decennale, era già stato presentato nel corso del Ceatec 2015, la più grande fiera mondiale dell'elettronica. Oggi, con l'appoggio dei nuovi soci, la data di lancio sul mercato è stata definitivamente fissata per il marzo del 2017. In più, l'entrata di Panasonic sembra aver favorito lo sviluppo, per il 2019, di una versione “all-in-one” di Laundroid in grado di lavare, asciugare e ripiegare il bucato. Tutto in una macchina.
Il progetto giapponese – Per la sua prima versione, tuttavia, non ci si potrà aspettare da "Laundroid" più di quello che già ha mostrato di saper fare. Il dispositivo è grande quanto un guardaroba ed è capace di piegare e impilare in un arco di tempo compreso tra i 4 e i 10 minuti ogni tipo di indumento, dalle camicie ai pantaloni, dalle magliette agli asciugamani. Una volta ritirato il bucato asciutto, basterà inserirlo nell'apposito cassetto di raccolta posto sul lato anteriore e impartire il comando alla macchina, che penserà a fare tutto il resto. Come? Sfruttando un combinato disposto di tecnologia e alta ingegneria. "Laundroid" è infatti guidata da un'intelligenza artificiale in grado di riconoscere il verso e la tipologia degli indumenti, grazie alla presenza di una fotocamera interna. In pochi minuti il software di riconoscimento calcola gli angoli di piegatura e trasmette gli impulsi alla parte meccanica che provvede a completare il lavoro e a riconsegnare i capi perfettamente impilati e suddivisi in pile per ogni membro della famiglia. Per gli utenti più tecnologici è stata anche progettata un'app che permetterà di avviare il programma a distanza.
Più di un anno di lavoro risparmiato- In attesa di conoscere il prezzo e, dunque, capire quante famiglie potranno effettivamente permettersi di acquistare il prodotto, la Seven Dreamers ha deciso di far conoscere la piegatrice automatica al grande pubblico puntando sull'effetto rivoluzionario che la macchina promette di avere nella vita delle famiglie. I calcoli fatti dall'azienda non potrebbero essere più chiari: nel corso della vita una persona media impiega circa 9000 ore, ovvero 375 giorni, per piegare e riordinare i propri vestiti. È un tempo che gli ideatori di "Laundroid" promettono di restituire agli altri ambiti della vita familiare.