Perché i calciatori non possono scommettere e quando è lecito farlo

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A normare l'ambito è l'articolo 24 della Figc, secondo cui "l’ordinamento federale fa espresso divieto ai calciatori ed ai tesserati in genere di effettuare qualsiasi tipo di scommessa al fine di trarne profitto. Questo anche in una prospettiva di garanzia del regolare svolgimento delle gare e dei campionati”. Ma la possibilità, comunque, può esistere se al centro delle scommesse ci sono altri sport diversi dal calcio

“L’ordinamento federale fa espresso divieto ai calciatori ed ai tesserati in genere di effettuare qualsiasi tipo di scommessa al fine di trarne profitto. Questo anche in una prospettiva di garanzia del regolare svolgimento delle gare e dei campionati”. Recita così, in sintesi, il regolamento della Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc) relativamente all’ambito “Scommesse - divieto di scommesse e obbligo di denuncia - art. 24 CGS”. Ed è proprio l’articolo 24 a normare questa specifica situazione, fragorosamente balzata agli onori delle cronache dopo i recenti casi che hanno coinvolto Zaniolo, Fagioli e Tonali. E che potrebbe riguardare anche diversi altri atleti e dirigenti del calcio italiano.

Il regolamento della Figc con l’articolo 24

Sono cinque, nel dettaglio, i punti che compongono l’articolo 24. Nel primo viene spiegato che “ai soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”. Ma non solo, perché sempre ai fini del regolamento, lo stesso divieto riguarda i “soggetti dell'ordinamento federale, i dirigenti, i soci e i tesserati delle società appartenenti al settore dilettantistico e al settore giovanile. Agli stessi è fatto, altresì, divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, presso soggetti autorizzati a riceverle relativamente a gare delle competizioni in cui militano le loro squadre”.

Le sanzioni previste

Quali sono le sanzioni previste? A stabilirlo è il terzo punto dell’articolo 24. “La violazione del divieto di cui ai commi 1 e 2 comporta per i soggetti dell'ordinamento federale, per i dirigenti, per i soci e per i dirigenti delle società la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25.000,00”, sottolinea la Figc. E se ci fosse un coinvolgimento dei club? In questo caso, “se, per la violazione del divieto di cui ai commi 1 e 2, viene accertata la responsabilità diretta della società ai sensi dell’art. 6, comma 1, il fatto è punito con l’applicazione, anche congiuntamente in relazione alle circostanze e alla gravità del fatto”. C’è poi un ultimo punto che riguarda coloro che vengono a conoscenza di fatti illeciti nell’ambito delle scommesse. “I soggetti di cui all'art. 2 che siano venuti a conoscenza in qualunque modo che società o persone abbiano posto o stiano per porre in essere taluno degli atti indicati ai commi 1 e 2, hanno l’obbligo di informarne, senza indugio, la Procura federale. Il mancato adempimento di tale obbligo comporta per i soggetti di cui all'art. 2 la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a sei mesi e dell’ammenda non inferiore ad euro 15.000,00”

Su cosa si può scommettere

Esistono settori su cui i calciatori possono scommettere? A far chiarezza è stato Paco D'Onofrio, professore Associato dell'Università degli Studi di Bologna e avvocato specializzato in diritto sportivo, intervistato da Fanpage. “I calciatori non possono scommettere nel perimetro degli eventi del loro sport. Oltre al calcio si può fare”, ha spiegato l’esperto. “La norma nasce partendo dal fatto che un tesserato, appartenente ad un sistema sportivo, possa avere influenze e quindi scommetti su qualcosa che ti è vicino. Questo non è considerato opportuno. Se sono un calciatore posso scommettere su altri eventi perché non c’è vicinanza”, ha precisato ancora l'avvocato.

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