Campioni di Ironman con la carrozzina: la storia di Brent e Kyle Pease

Nuotare per quasi 4 km, pedalarne 180 e correre la distanza regina: 42,195 km. Sono questi i numeri delle gare di Ironman, triathlon estremi che riuniscono migliaia di appassionati ogni anno. Tra questi ci sono Brent e Kyle Pease, fratelli di Atlanta di 41 e 37 anni. Ma i due si distinguono dai circa duemila partecipanti alle varie competizioni del circuito Ironman. Infatti Kyle è affetto da paralisi cerebrale e non può muovere braccia e gambe. Brent lo porta con sé, spingendolo lungo i quasi 230 km di questi “Triathlon super lunghi”. Insieme sono il duo di atleti “push-assist” più famoso d’America e a fine ottobre hanno completato per la seconda volta il Campionato Mondiale di Ironman a Kona, Hawaii. "Finché c'è ruota, c'è speranza": l'inzio dell'avventura “Ho iniziato a fare triathlon 15 anni fa. Il triathlon classico – spiega Brent Pease – è diverso dall’Ironman. Le distanze sono più corte”. Fin da bambino, Brent ha voluto coinvolgere Kyle in qualsiasi cosa facesse. Ci sono video di lui che spinge il fratellino in una partita di baseball. “Il motto della nostra famiglia – continua Brent – è ‘Together We Wheel’, ovvero finché c’è una ruota c’è speranza. Non abbiamo mai visto Kyle come un ‘disabile’ e per questo, quando mi ha chiesto di partecipare ai triathlon con me, ho pensato: perché no”. Kyle è rimasto incuriosito dalla natura inclusiva degli sport di endurance e come spiega: “Ho sempre voluto fare attività sportiva. Quando abbiamo iniziato ho affrontato molte difficoltà. Ma ciò che mi motivava era stare insieme a mio fratello”. Nell’aprile 2011 Brent e Kyle partecipano al loro primo triathlon e due anni dopo terminano la loro prima gara di Ironman, a Madison, in Wisconsin. Nel 2018 prendono parte al Campionato Mondiale di Kona, una delle competizioni di Ironman più dure e celebri di tutto il mondo. “È stato come realizzare un sogno” ricorda Kyle. i campionati mondiali di ironman, per la seconda volta “Quando ci prepariamo per un Ironman – spiega Brent – la nostra vita gira intorno alla gara. Ci alleniamo insieme per 10 ore a settimana, alle quali io aggiungo 10 ore individuali. Abbiamo un coach che ci aiuta a organizzare le sedute di allenamento”. I fratelli sono concordi nel dire che la preparazione per questi eventi è sicuramente impegnativa, ma il tempo insieme li ripaga da qualsiasi sforzo. “Il coach – sorride Kyle – dice che posso fare di tutto. Mi stanco molto durante gli allenamenti, ma il bello è che sono con Brent”. Rendere una competizione di questo tipo accessibile ad una persona con disabilità non è semplice. “Ci sono talmente tante cose a cui pensare. Dall’acquisto di una canoa – spiega Brent – che sia abbastanza leggera da permettermi di nuotare e trasportare Kyle, fino al testare carrozzine specifiche e resistenti. All’inizio eravamo da soli, adesso abbiamo un team di otto persone che ci sostiene e aiuta”. A fine ottobre i due fratelli hanno tagliato il traguardo, per la seconda volta, del Campionato Mondiale di Ironman a Kona. “È stato bellissimo – commenta Kyle – farlo di nuovo e sentire tutto l’amore e il supporto della nostra famiglia. È stato il giorno più bello della mia vita”. “Realizzare di aver completato un’altra volta Kona – ricorda Brent – è stato incredibile. Non penso di aver provato un gioia più grande dopo la nascita dei miei figli. Aver completato un’altra impresa con Kyle è pazzesco. Lo dico sempre ai miei amici: io non faccio altro che prenotarmi un posto in prima fila per vedere un atleta straordinario, mio fratello”. Durante la gara, i due fratelli hanno spesso pensato di voler cedere alla fatica. “Nei momenti più duri, guardavo Kyle e pensavo che lo amavo, che eravamo di nuovo su quel tracciato insieme e che ero grato alla vita per averci portato fin lì. Questo mi dava la forza di continuare”. “Ho avuto dei momenti difficili – confessa Kyle – e credevo di non farcela. Ma sapevo che Brent era vicino a me e avevo la consapevolezza che l’avremmo finita ad ogni costo”. la famiglia della “Kyle Pease Foundation” In concomitanza con il completamento del loro primo triathlon, nel 2011, Brent e Kyle hanno dato vita alla “Kyle Pease Foundation”. Gli obiettivi dell’Associazione sono aumentare la consapevolezza degli effetti benefici dello sport sulle persone con disabilità, fornire equipaggiamento sportivo specifico per gli aspiranti atleti in sedia a rotelle che si rivolgono loro, finanziare borse di studio e contribuire ad altre organizzazioni che hanno lo scopo di sostenere famiglie con membri affetti da disabilità. Nel 2013, dopo due anni di lavoro, l’Associazione di Brent e Kyle ha portato otto atleti in sedia a rotelle a completare la “Publix Half Marathon”, 21,097 km nel centro di Atlanta. Nel 2022, a undici anni dalla nascita, la Fondazione contava quasi 700 atleti accompagnati al traguardo nelle gare di endurance di tutto il mondo. “Uno dei nostri atleti – spiega Brent – prima dei Mondiali di Kona ci ha scritto: ‘Come ci siete voi, ci siamo anche noi’. E questo riassume l’essenza della nostra Fondazione. Abbiamo creato qualcosa di molto più grande dei singoli individui: una comunità”. “Quest’anno – interviene Kyle – abbiamo aiutato più di 150 famiglie, avvicinando altrettante persone allo sport. I nostri atleti si fidano di noi e noi ci fidiamo di loro. Siamo tutti fratelli, una grande famiglia. E io sono così felice”.

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