Juventus, Comolli: "Cercare di vincere sarà la mia ossessione". E conferma Tudor

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"E' un qualcosa che fa parte della cultura del club, cercherò di rafforzarla", ha detto nella conferenza stampa di presentazione Damine Comolli, il nuovo direttore generale della Juventus. Poi la conferma di Tudor per la stagione 2025/2026

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"Cercare di vincere è la mia ossessione: è un qualcosa che fa parte della cultura del club, cercherò di rafforzarla". Sono le parole del nuovo direttore generale della Juventus, Damien Comolli.

"La prima volta che ho incontrato la proprietà mi è stato chiesto "Cosa vuoi ottenere?" e io ho risposto che "Voglio fare tutto il possibile per vincere'. Non posso garantirlo a nessuno, ma farò tutto ciò che è in mio potere per vincere, tutte le competizioni che andremo a disputare. Nel momento in cui si mette la maglia della Juve l'unico modo per andare avanti è vincere trofei", ha aggiunto Comolli nel corso della conferenza stampa di presentazione. 

"Nel calcio ci possono essere degli imprevisti, c'è la fortuna e la sfortuna, squadre migliori e peggiori -sottolinea Comolli-. Non possiamo controllare tutto, ma quello che è in nostro potere bisogna controllarlo al 100%. Cercare di vincere sarà la mia ossessione, voglio trasmettere a tutti questa passione, ma già fa parte del club, andrò solo a rafforzarla".

La conferma di Tudor

Comolli ha poi annunciato la conferma di Tudor sulla panchina: "Tudor sarà il nostro allenatore per la prossima stagione. Ho detto a Igor che la sua avventura proseguirà anche dopo il Mondiale per club - continua dalla sala conferenze dello Stadium durante la sua presentazione da nuovo dg - e stiamo lavorando insieme: lo ribadisco, Tudor resterà per la prossima stagione e spero anche in futuro". 

Il programma di Comolli

"Vorrei assumere due tipi di persone - dice Comolli - : un direttore sportivo che si occuperà del calciomercato, con un occhio all'accademia e riporterà direttamente a me. Poi avremo un direttore tecnico che riporterà sempre a me e si occuperà della parte analitica, medica, tutto ciò che riguarda la performance". "Ho ben chiara in testa la persona adatta a questo tipo di ruolo, nomi non ve ne darò -aggiunge Comolli-. È un processo, ma non vogliamo essere affrettati nel prendere decisioni. Ho passato diversi anni della mia vita in questo ruolo, piuttosto che essere affrettati vogliamo prenderci del tempo per queste due figure chiave. Una volta che abbiamo deciso la struttura decideremo anche chi vogliamo prendere".

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