La polacca, numero due al mondo, è stata presa di mira da un connazionale 40enne che l'aveva già minacciata sui social. L'uomo è stato allontanato ed è stato annunciato un incremento delle misure di sicurezza
Domenica scorsa Iga Swiatek è stata molestata da un uomo che da tempo la sta prendendo di mira durante un allenamento a Miami, dove sta giocando il Masters 1000. Su X, dietro l'account 'DzonnyBravo', poi disattivato, l'hater ha postato decine di messaggi al giorno contro Swiatek e le ha dato appuntamento proprio in Florida: "Domani sarò a Miami. Chiederò a Iga del suo rapporto con la madre. Avete domande per Daria (Abramowicz, la psicologa, ndr)? Gliele riferirò durante l'allenamento".
Annunciato un incremento della sicurezza
E così l'uomo, per buona parte dell'allenamento di Swiatek, le ha rivolto frasi come: "Ehi Iga, chiama tua madre"o "quando farai pace con tua madre?". L'hater, un 40enne polacco che vive in Florida, è stato poi allontanato e lo staff della tennista ha annunciato un incremento della sicurezza: "Stiamo monitorando il web per questi tipi di casi", ha spiegato la responsabile delle relazioni pubbliche di Iga, Daria Sulgostowska ai media polacchi."Le critiche costruttive sono una cosa, minacce, discorsi d'odio o persino interruzioni dell'allenamento sono un'altra e questo non può essere consentito", ha continuato Sulgostowska, "abbiamo segnalato la questione all'organizzatore del torneo e alla Wta, che hanno risposto immediatamente e hanno preso ulteriori precauzioni per le quali siamo molto grati".
Il precedente di Raducanu
Non è la prima volta che le tenniste del circuito si trovano in questo tipo di situazioni. Un mese fa Emma Raducanu era stata molestata da uno stalker durante il torneo di Dubai, scoppiando in lacrime durante una partita dopo aver visto l'uomo, che aveva mostrato "un comportamento ossessivo", sugli spalti. La tennista era andata subito a parlare con l'arbitro, scoppiando in lacrime e nascondendosi dietro il giudice di sedia. La sicurezza aveva poi allontanato lo stalker, che è stato bandito da tutti i tornei dalla stessa Wta.
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