Serie A, calano gli introiti degli sponsor sulle maglie: Juve e Lazio sono ancora senza

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L'anno scorso i club avevano ricavato complessivamente 213 milioni dalle aziende che pagavano per vedere il proprio marchio stampato sulle divise. Quest'anno si è ancora fermi a poco più di 184 milioni. Lo rileva l'indagine Sporteconomy Jersey Sponsor Index, giunta alla sua 15esima edizione.

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Manca ancora la Juventus, e pesa tanto, ma un dato è certo: gli introiti delle squadre di Serie A per le sponsorizzazioni delle maglie da gioco, alla prima giornata e paragonati a un anno fa, sono in calo. Se l'anno scorso i club complessivamente avevano ricavato 213 milioni dalle aziende che pagavano per vedere il proprio marchio stampato sulle divise dei club, quest'anno si è ancora fermi a poco più di 184 milioni. Lo rileva l'indagine Sporteconomy Jersey Sponsor Index, riferimento nel settore della cosiddetta "jersey-sponsorship" giunta alla sua 15esima edizione.

La Juventus passa il testimone al Milan

I dati sottolineano anche che, dopo 15 anni di "dominio" incontrastato della classifica degli introiti da sponsorizzazione sulle magliette da gioco, la Juventus ha ceduto lo scettro al Milan. Le maglie di gioco hanno diversi tipi di sponsorizzazione: main, second, sleeve, back sponsor. Il più visibile è il main ed è anche quello più costoso. Si è già giocata la prima giornata, ma soltanto nove squadre su 20 hanno la maglia completamente coperta dai marchi; mentre tre non hanno ancora il main sponsor stagionale: si tratta del club bianconero, della Lazio e del Verona. Per la prima giornata gli scaligeri hanno siglato un accordo con un'azienda relativo soltanto al debutto casalingo, ovvero per la sola gara contro il Napoli.

Valore medio di 3,17 milioni di euro

Leggendo i dati della ricerca emerge che i primi quattro club della classifica pesano per poco meno del 70% del totale. Milan (35,5 milioni), Inter (33 mln), Roma (31 mln) e Fiorentina (26,6 mln) raccolgono ben 126,1 milioni. Alle loro spalle l'Atalanta (10,2 mln), il Napoli (8,5 mln), il Bologna (6,6 mln), la Juventus (6,5 mln ma senza main sponsor), il Torino (3,7 mln) e il Cagliari (3,65 mln). Il valore medio di un investimento per un marchio è di 3,17 milioni di euro, ma soltanto 11 sponsor sui 58 presenti sulle maglie hanno superato questo valore. Diciotto di questi marchi sono "debuttanti" in Serie A. Il Milan guadagna 35,5 milioni di euro, grazie soprattutto all'investimento del colosso Emirates (30 milioni di euro) e a MSC crociere (5,5 milioni nel ruolo di sponsor di manica - sleeve). L'Inter percepisce 28 milini da Betsson.Sport ai quali si aggiungono i 5 milioni di U-Power per la manica. Terzo posto per la Roma con 31 milioni di euro, di cui 26 milioni arrivano dallo sponsor saudita, Riyadh Season e 6 milioni da Auberge Resorts collections (marchio commerciale della galassia Friedkin, proprietaria statunitense del club). La Juventus è ottava: dopo l'uscita di Jeep è ancora alla ricerca del main sponsor. Per il momento il partner nipponico Cygames ha investito 6,5 milioni per il retro della divisa di gara. La maggior parte degli sponsor arriva dal comparto alimentare. L'acqua Lete è quella che ha investito di più per mettere il proprio brand sulla divisa dell'Atalanta. Forti investimenti anche dal settore "trasporto": sono otto le aziende impegnate. In prima fila c'è, come detto, Emirates. Poi MSC che investe 14,5 milioni per finanziare Genoa, Milan e Napoli. Anche il settore bancario-finanziario, tradizionalmente sempre attivo, è presente con sei accordi.

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