L’allenatore livornese ha appreso la notizia mentre si trova a Londra per assistere alla finale di Champions League tra Real Madrid e Borussia Dortmund. Per i bianconeri è venuto meno il rapporto fiduciario
Massimiliano Allegri ha ricevuto dalla Juventus la notifica di licenziamento, per giusta causa, dopo l'esonero all'indomani della finale di Coppa Italia giocata lo scorso 15 maggio a Roma contro l'Atalanta e vinta 1-0 grazie a un gol di Vlahovic. Allegri ha appreso la notizia mentre si trova a Londra per assistere alla finale di Champions League tra Real Madrid e Borussia Dortmund. Per i bianconeri è venuto meno il rapporto fiduciario con l'allenatore livornese a causa del suo comportamento nel post partita di coppa e nei confronti della dirigenza. La Juventus, nel giorno dell’esonero, aveva fatto una contestazione ad Allegri, ma l’allenatore attraverso i suoi avvocati aveva presentato, nell'arco di cinque giorni, le sue deduzioni difensive, che non sono state giudicate adeguate dal club. Adesso Allegri presenterà un'impugnativa del licenziamento, un ricorso al tribunale del lavoro e al giudice del lavoro. Possibile che chieda lui stesso al club dei danni d'immagine.
Il casus belli
Nel recupero della finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, Allegri si era infuriato per un mancato fallo in attacco togliendosi la giacca e gettando via la cravatta, gesto che gli è costato l'espulsione. Durante la premiazione la posizione dell’allenatore bianconero si è aggravata. Giuntoli stava applaudendo la squadra e Allegri ha fatto un gesto come a volerlo allontanare. Negli spogliatoi Allegri si era poi reso protagonista di un litigio con il direttore di Tuttosport Guido Vaciago, rientrato poi con le scuse il giorno successivo. Tutti episodi che hanno portato al suo allontanamento diventato oggi un licenziamento per giusta causa.
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