Allegri litiga con arbitri, Giuntoli (forse) e Vaciago: la Juve valuta il licenziamento

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Il tecnico livornese squalificato per due giornate per le intemperanze durante e dopo la finale di Coppa Italia vinta dai bianconeri. Prima lo show in campo, col rosso di Maresca e l'uscita da terreno di gioco inveendo verso Rocchi. Poi, il gesto interpretato come una presa di distanza da Giuntoli e, infine, l'aggressione denunciata dal direttore di Tuttosport Guido Vaciago. La società bianconera si scusa e valuta il da farsi, ma ormai è scontato l'addio. Che potrebbe arrivare anche prima della fine della stagione

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La conquista della Coppa Italia da parte della Juventus, grazie al gol di Dusan Vlahovic che ha steso l'Atalanta, è già passata in secondo piano. A Torino, e non solo, tiene banco lo show di Massimiliano Allegri in quella che è stata la serata d'addio al popolo bianconero del tecnico livornese, il cui futuro all'ombra della Mole pare segnato, come lui stesso si è fatto sfuggire nel dopo gara. Le intemperanze dell'allenatore toscano non sono passate inosservate in società, al punto che prende quota col passare delle ore l'ipotesi di un'interruzione anticipata del rapporto di lavoro tra Allegri e la Juventus, dando ormai per scontata la separazione a fine stagione. Sarà l'amministratore delegato Maurizio Scanavino a decidere, ovviamente dopo essersi consultato con John Elkann, il presidente Gianluca Ferrero e i legali del club nel caso si manifestino i presupposti per una giusta causa di licenziamento. La giustizia sportiva, intanto, si è già espressa, infliggendo ad Allegri due giornate di squalifica e 5mila euro di multa.

Il rosso di Maresca e lo sfogo all'indirizzo di Rocchi

Il tecnico livornese rischia di pagare a caro prezzo un dopo gara che poco ha avuto da invidiare ai 90 minuti di gioco per clamore ed episodi discutibili. Preludio ai nervi tesi che hanno contraddistinto l'intera serata del mister bianconero è stata l'espulsione sul terreno di gioco, con l'allenatore della Juventus fuori di sé per le decisioni arbitrali del direttore di gara Fabio Maresca e protagonista dell'ormai usuale lancio della giacca, accompagnato stavolta da grida all'indirizzo del designatore Gianluca Rocchi, presente in tribuna. Una furia Allegri, che ha abbandonato anzitempo il rettangolo di gioco mentre i suoi reggevano l'assedio finale dell'Atalanta, sfilandosi la cravatta e inveendo a più riprese.

Allegri
Max Allegri lascia il campo dopo l'espulsione - ©Ansa

Allegri è poi tornato in campo per la consegna del trofeo, indossando di nuovo la giacca e festeggiando con i suoi ragazzi, ma senza, evidentemente, aver sfogato tutto il suo nervosimo. Al punto da prendersela con quello che in molti hanno identificato essere Cristiano Giuntoli, direttore sportivo bianconero, e, si dice, da mesi fautore della scelta di sostituire Allegri al termine della stagione, con un anno di anticipo sulla naturale scadenza del contratto. Proprio a Giuntoli Allegri si sarebbe rivolto con quel "via, via!" immortalato dalle telecamere, quasi a voler escludere il dirigente dai festeggiamenti di quella che considera evidentemente  una vittoria personale e del suo gruppo di lavoro.

L'aggressione verbale e fisica denunciata dal direttore di Tuttosport

Infine, la pagina più nera dell'intera serata con l'aggressione verbale e fisica denunciato dal direttore di Tuttosport Guido Vaciago. La ricostruzione di quanto accaduto nel corridoio che porta alla sala stampa è stata fatta dallo stesso Vaciago in un articolo apparso sull'edizione online del quotidiano torinese, tradizionalmente vicino agli ambienti bianconeri. "Direttore di m...! Sì, tu direttore di m.... Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società", ha scritto Vaciago, citando le espressioni che gli avrebbe rivolto l'allenatore della Juve. "A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: 'Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale' e altre amenità del repertorio della rissa da bar". Poi la situazione sarebbe rientrata con le scuse del club al giornalista: "Intanto Gabriella Ravizzotti dell'ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa", ha concluso il direttore di Tuttosport. "Insomma, ha vinto la Coppa e ha perso il controllo, rovinando la festa e imbarazzando non poco la sua società (che si è immediatamente e molto premurosamente scusata), il cui aplomb è assai diverso".

La versione di Allegri: "Solo un alterco, insulti reciproci"

Dopo un lungo silenzio, nel tardo pomeriggio è arrivata anche la versione di Allegri, con una dichiarazione diffusa dal suo avvocato, Paolo Rodella, all'Ansa,  nella quale l'allenatore "nega integralmente" la ricostruzione dei fatti di Vaciago e precisa che si è trattato semplicemente "di un acceso alterco verbale, dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce". "Nessuno spintone, nessuno strattone e né, tanto meno, nessuna minaccia all'indirizzo del direttore", prosegue la nota. "Qualunque diversa ricostruzione e/o descrizione dei fatti è falsa e si apprezza, puramente e semplicemente, per finalità malcelate, pretestuose ed infondate. Tanto si doveva per amor di verità".

Allegri
Per Allegri è la quinta Coppa Italia vinta da allenatore - ©Ansa

La società, da parte sua, non ha ancora preso una posizione ufficiale sull'accaduto, anche se sarebbero in corso valutazioni proprio in queste ore. Di certo, Allegri sarà squalificato (in Coppa Italia) per l'espulsione e tutto il seguito con gli ufficiali di gara, in base a quanto verrà riportato nel referto. Il tecnico nel post partita si è scusato con Rocchi e con gli arbitri stessi per lo sfogo avuto in campo (il presidente della Juve Ferrero e l’amministratore delegato Scanavino lo avevano fatto col presidente della Figc Gravina). 

Ora il tecnico livornese rischia una squalifica più pesante

Per quanto riguarda, invece, l’episodio denunciato da Vaciago, in linea teorica anche l'aggressione a un giornalista (come a un qualsiasi soggetto non tesserato Figc) nelle aree dello stadio adibite alle attività post partita potrebbe essere considerata una violazione dell'articolo 4 del codice di giustizia sportiva e dei doveri di lealtà, probità e correttezza da rispettare "in ogni rapporto a qualsiasi titolo riferibile all’attività sportiva". In quel caso, Allegri rischierebbe anche una squalifica a tempo, quindi non solo in Coppa Italia. Ma la Procura federale, prima di attivarsi, aspetterà come di consueto il Giudice sportivo, che potrebbe avere già elementi a sufficienza per decidere o, più probabilmente, come accaduto in altre occasioni, disporre un supplemento di indagini per approfondire l'accaduto.

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