Caso Acerbi-Juan Jesus, dalle accuse di razzismo all'ipotesi squalifica: cosa è successo
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Il difensore del Napoli ha accusato il giocatore dell'Inter di averlo insultato in campo con termini discriminatori: "Mi ha detto 'Vai via nero, sei solo un neg...'". L'italiano, che ha lasciato il ritiro della Nazionale, si difende: "Ha frainteso, nessuna parola di quel tipo è uscita dalla mia bocca". Ora la palla passa alla Procura Figc: cosa rischia Acerbi
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- Continua a tenere banco quanto accaduto durante Inter-Napoli di domenica 17 marzo, match valido per la 29esima giornata di Serie A. Al 60esimo minuto della gara, il difensore del Napoli Juan Jesus ha richiamato l'attenzione dell'arbitro Federico La Penna segnalando una presunta espressione razzista proferita nei suoi confronti da Francesco Acerbi, difensore dell'Inter e della Nazionale. Sul fatto indaga la Procura Figc
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- Non sono ancora note le esatte parole dette da Juan Jesus al direttore di gara. Secondo una ricostruzione effettuata da alcune testate, basata sul labiale, il difensore del Napoli avrebbe affermato, indicando Acerbi: "Ha detto che sono un neg..., a me non sta bene". Con il calciatore dell'Inter, pochi secondi prima, ci sarebbe stato un diverbio sugli sviluppi di un calcio d'angolo
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- Sempre rivolgendosi all'arbitro, Juan Jesus avrebbe aggiunto: "Qui abbiamo una scritta", alludendo alla frase "Keep Racism Out" presente sulla maglia. Si tratta di un messaggio legato a una campagna contro il razzismo promossa dalla Lega Calcio, che aveva deciso di dedicare proprio la 29esima giornata - quella di Inter-Napoli - alla lotta alla discriminazione
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- Nelle interviste del post-partita, Juan Jesus è tornato sull'episodio: "In campo ci sta dire di tutto. Lui (Acerbi, ndr) ha visto che è andato oltre e ha chiesto scusa. È un bravo ragazzo, ha chiesto scusa e quando l'arbitro fischia va tutto a posto. Spero non accada più, è un ragazzo intelligente". In alcune immagini del diverbio circolate nel dopo-partita, si vede Acerbi cercare di chiarire con Juan Jesus dopo l'intervento dell'arbitro
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- Oltre a quelle di tutto il mondo sportivo, sono arrivate le reazioni dei club di Juan Jesus e Acerbi. Il Napoli, pur non esprimendosi direttamente sulla vicenda, ha pubblicato sul profilo X (l'ex Twitter) un video dal titolo "Da Napoli al mondo, gridatelo ad alta voce: no al razzismo", con i calciatori azzurri che dicono nelle rispettive lingue frasi contro il razzismo. Come affermato in una nota, l'Inter si è "riservata quanto prima un confronto con il proprio tesserato al fine di far luce sulle esatte dinamiche di quanto accaduto"
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- Con la pausa del campionato, Acerbi ha poi raggiunto a Roma i compagni della Nazionale, pronta a sbarcare negli Stati Uniti per due amichevoli. Come scrive un comunicato della Figc, il difensore dell'Inter "ha spiegato al ct della Nazionale Luciano Spalletti e ai compagni di squadra la propria versione" dell'episodio con Juan Jesus, "come previsto dalla policy interna del Club Italia". Dal resoconto del giocatore neroazzurro, "è emerso che non vi è stato da parte sua alcun intento diffamatorio, denigratorio o razzista"
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- Nonostante il confronto con Spalletti e compagni, Acerbi ha comunque lasciato il ritiro della Nazionale. Si è infatti "convenuto di escludere Acerbi dalla lista dei convocati per le prossime due amichevoli in programma negli Stati Uniti, per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore, che farà ritorno al club di appartenenza", si legge nel comunicato. "Di conseguenza, è stato convocato il difensore della Roma Gianluca Mancini, che faceva già parte della lista dei pre-convocati"
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- Il ct Spalletti ha parlato in conferenza stampa dell'esclusione di Acerbi. "Per quello che mi ha detto Francesco, non è un episodio di razzismo. Ma dobbiamo stare attenti a quello che facciamo, tanto più quando vestiamo questa maglia. Anche quando lo denunciamo dobbiamo stare attenti. Juan Jesus? Ho provato a chiamarlo, ma ha il telefono spento"
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- Acerbi, di ritorno da Roma, ai microfoni di alcune testate ha rotto il silenzio sulla vicenda: "Sono un professionista da vent'anni e so quello che dico, nessuna parola di quel tipo è uscita dalla mia bocca", ha detto il difensore nerazzurro difendendosi dalle accuse di razzismo. "È stato lui (Juan Jesus, ndr) che ha frainteso. Se temo una squalifica lunga? No. Gli ho chiesto scusa perché in quei momenti è giusto chiarire", ha continuato Acerbi
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- Dopo le dichiarazioni pubbliche di Acerbi, Juan Jesus ha risposto sui social, confermando quanto detto in campo all'arbitro: "Acerbi mi ha detto 'Vai via nero, sei solo un negr... In seguito alla mia protesta con l'arbitro, ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: 'Per me neg... è un insulto come un altro'. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c'è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere"
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- Martedì 19 marzo è arrivata la decisione del Giudice sportivo, che ha chiesto un supplemento di indagine alla Procura Figc: verranno sentiti i due giocatori e si cercherà ogni possibile immagine e testimonianza. L'obiettivo è ricostruire nei dettagli l'accaduto, raccolto e refertato dall'arbitro La Penna che però non ha sentito le parole in campo del difensore dell'Inter. Il Codice di giustizia sportiva prevede per i comportamenti razzisti la squalifica per almeno 10 giornate o a tempo determinato, oltra a un'ammenda