Caso scommesse, Zaniolo e Tonali interrogati a Coverciano

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Entrambi i giocatori sono stati tirati in ballo dalle parole di Fabrizio Corona, che ha fatto i loro nomi ipotizzandone un coinvolgimento nella vicenda scommesse che ha visto indagato lo juventino Nicolò Fagioli. La Federcalcio li rimanda a casa dopo il colloquio

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Rappresentanti delle forze dell'ordine hanno raggiunto in serata Coverciano, sede del ritiro della Nazionale, dove hanno avuto un colloquio con Sandro Tonali e Niccolò Zaniolo. Lo apprende l'Ansa da fonti calcistiche, aggiungendo che i due sono stati rimandati a casa dopo essere stati sentiti dalla polizia. I calciatori "non sono nella condizione di affrontare gli impegni dei prossimi giorni", spiegano fonti federali. La Federcalcio, in una nota, "comunica che, nel tardo pomeriggio di oggi, la Procura della Repubblica di Torino ha notificato atti di indagine ai calciatori Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, attualmente in raduno con la Nazionale presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano". "A prescindere dalla natura degli atti" - fa sapere la Figc - "ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni, la Federazione ha deciso di consentire il loro rientro presso i propri club, anche a tutela degli stessi".

Le accuse lanciate da Fabrizio Corona

Entrambi i calciatori erano stati tirati in ballo dalle parole di Fabrizio Corona, che ha fatto i loro nomi ipotizzandone un coinvolgimento nella vicenda scommesse che ha visto indagato lo juventino Nicolò Fagioli. Secondo quanto verificato dagli inquirenti, che hanno incrociato gli accessi del suo e di numerosi altri profili, Fagioli avrebbe scommesso su piattaforme illegali.

Il ministro Abodi

"Credo sia stata opportuna la scelta di mandare a casa i ragazzi, anche per loro tutela". Così il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, commenta da Trento la vicenda che ha coinvolto oggi i due azzurri Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, indagati a Torino per un'inchiesta sulle scommesse nel calcio che aveva già messo nel mirino Nicolò Fagioli. "Su Fagioli era già emerso qualcosa, sugli altri abbiamo appreso in questa giornata, fermo il fatto che ci dobbiamo adeguare alle attività investigative che verranno svolte - ha detto ancora il ministro -. Da queste situazioni bisogna saper cogliere l'opportunità, quel che emerge si affronta con tempestività e la giusta cautela" "Questo fenomeno della ludopatia non lo abbiamo saputo interpretare in profondità - ha aggiunto a margine dell'inaugurazione del Festival dello sport al Teatro Sociale -. Non c'è solo il rispetto per il lavoro che è stato fatto, ma anche la necessità di comprendere la dimensione del fenomeno. Non bisogna voltarsi dall'altra parte. Sapremo affrontarlo insieme anche con qualche scelta dolorosa". 

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