Incidente Davide Rebellin, il camionista Rieke al Gip: "Mi scuso, ma non l'ho visto"

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L'interrogatorio di garanzia, davanti al giudice Nicolò Gianesini, è durato circa due ore, dopo che il camionista tedesco venerdì scorso si era consegnato alle autorità italiane. Il suo avvocato ha presentato la richiesta di una misura alternativa al carcere, chiedendo gli arresti domiciliari in Germania o, in alternativa, a Vicenza

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Dopo che venerdì scorso si era consegnato alle autorità italiane, al valico del Brennero, anticipando così l'esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura di Vicenza, Wolfgang Rieke, il conducente tedesco incriminato per aver investito e ucciso l'ex campione di ciclismo Davide Rebellin il 30 novembre 2022 a Montebello Vicentino (Vicenza), è stato interrogato oggi per circa due ore dal giudice per le indagini preliminari Nicolò Gianesini. Davanti al Gip Rieke ha risposto a tutte le domande riguardanti l'incidente, presentando le sue scuse per l'accaduto e ribadendo di non essersi accorto della presenza di Rebellin.

Al momento è in cella nel carcere di Vicenza

Il suo avvocato, Andrea Nardin, ha presentato una richiesta di misura cautelare alternativa al carcere, proponendo il domicilio in Germania o, come alternativa, a Vicenza, con la disponibilità di indossare un braccialetto elettronico. L'autotrasportatore di Recke, un paesino del nord della Germania, era stato arrestato il 17 giugno scorso nel proprio Paese. Nell'arco di 48 ore dall'incidente i carabinieri erano arrivati all'identificazione del camion e quindi del conducente, ma nel frattempo il camionista era già rientrato a casa, dove non esiste il reato di omicidio stradale così come è configurato in Italia. Dopo essere stato in 'arresto provvisorio' per qualche giorno nel carcere di Muenster, ne era uscito con obbligo di firma, quindi a luglio il giudice tedesco ne ha disposto l'estradizione. Attualmente è detenuto nel carcere di Vicenza, ed è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso.

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