Lazio, Daspo a vita per i tre indagati dopo l'episodio di antisemitismo al derby

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A seguito dell'individuazione dei responsabili, il club biancoceleste ha fatto sapere, attraverso il proprio sito ufficiale, che "applicherà con severità il Codice etico e disporrà il non gradimento, quindi l’allontanamento a vita dallo stadio"

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Nel derby capitolino di domenica 19 marzo, oltre al clima infuocato in campo e fuori, hanno fatto notizia i verrgognosi comportamenti antisemiti messi in atto da alcuni tifosi biancocelesti. Tra magliette inneggianti a Hitler, cori e saluti romani,  sono stati tre i tre tifosi individuati dalla Digos che per questi gesti sono stati banditi a vita dalle partite casalinghe della Lazio.

"Comportamenti che nulla hanno a che vedere con il tifo"

Il club di Claudio Lotito, attualmente al secondo posto in serie A dopo la vittoria nel derby con la Roma, ha esplicitato attraverso il proprio sito il bando dallo stadio Olimpico per i tre tifosi accusati di comportamenti antisemiti.  "Nel corso della partita di domenica, Lazio-Roma, e nei giorni immediatamente successivi" - si legge -"sono state identificate tre persone che si sono rese protagoniste di comportamenti che nulla hanno a che vedere con il tifo e che manifestano forme di discriminazione e antisemitismo. Grazie alla collaborazione tra la Società sportiva Lazio, il proprio servizio di sicurezza, gli steward e le forze dell’ordine, anche mediante l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza dello Stadio Olimpico, si è proceduto in breve tempo all’individuazione di una persona che indossava la maglia con il numero 88 recante la scritta “Hitlerson” e di altre due che ostentatamente compivano il gesto del saluto romano". La nota della Lazio prosegue così: "Nei loro confronti, una volta concluso l’iter amministrativo degli organi di sicurezza e ottenuta dalla Procura della Repubblica l’autorizzazione al questore a fornire le generalità dei tre soggetti, la Lazio applicherà con severità il Codice etico e disporrà il non gradimento quindi l’allontanamento a vita dallo stadio e si costituirà parte civile per la richiesta di risarcimento danni negli eventuali procedimenti penali che seguiranno".

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