Napoli-Eintracht, primi arresti dopo gli scontri. Tifosi tedeschi lasciano la città. FOTO
I supporter della squadra di Francoforte sono stati portati a Salerno, Roma e all'aeroporto di Capodichino con dei bus. Cinque tifosi italiani e tre tedeschi sono stati arrestati nel corso della notte. Al vaglio la posizione di 400 ultrà tedeschi. In centinaia ieri si sono riversati nel centro del capoluogo campano dove è esplosa la violenza, con anche una volante della polizia incendiata
Con una doppietta di Osimhen e un gol di Zielinski il Napoli per la prima volta nella storia del club si è qualificato per i quarti di finale di Champions League. Un successo guastato da quanto avvenuto poche ore prima della partita, quando nel centro della città partenopea si è scatenata una guerriglia violenta fra i tifosi di casa e quelli dell’Eintracht. Sei uomini delle forze dell'ordine sono rimasti feriti o contusi
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Momenti di tensione si sono registrati anche dopo la partita, quando un gruppo di ultras napoletani ha tentato di avvicinarsi all'hotel Continental dove alloggiavano i tifosi dell'Eintracht. Durante la notte è iniziato il trasferimento di questi ultimi, fatti salire a bordo di bus che li trasportano verso Salerno, Roma e l'aeroporto di Capodichino
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Otto tifosi, 5 italiani e 3 tedeschi, sono stati arrestati. Quattro arresti, di cui uno in flagranza, sono stati notificati per i tafferugli verificatisi ieri sera sul lungomare della città, vicino all'hotel dove alloggiavano i tedeschi. Altri tre, in differita, sono stati notificati per gli scontri avvenuti nel pomeriggio. I reati contestati ai tifosi napoletani sono di resistenza a pubblico ufficiale e lancio di materiale atto ad offendere. Fra loro un ultras del Napoli già protagonista di scontri tempo fa a Cagliari e sottoposto a Daspo
Napoli-Eintracht, guerriglia in centro. Paura fra la gente
Intanto, è al vaglio degli investigatori la posizione degli oltre 400 ultrà tedeschi identificati tra ieri e questa mattina. Lo fa sapere la Polizia, spiegando che sta valutando la loro posizione "per la successiva segnalazione all'autorità giudiziaria"
Tutto è iniziato ieri, quando il centro di Napoli si è trovato al centro di una guerriglia violenta. Nonostante il divieto di vendita dei biglietti ai tedeschi residenti a Francoforte, dalla Germania i tifosi sono arrivati comunque in centinaia a Napoli - circa 600 la stima - provenienti in treno da Salerno e in aeroporto a Capodichino
I primi atti di violenza sono avvenuti nella notte tra martedì e mercoledì in piazza Bellini, dove un gruppo di tifosi ha lanciato bottiglie di vetro contro un bar che era chiuso. Sempre nella nottata, lungo il tragitto tra la stazione e il lungomare, dove si trova uno degli alberghi che li ha ospitati, uno dei bus dei tifosi tedeschi è stato fatto oggetto del lancio di petardi
Per tutta la giornata un migliaio di uomini delle forze dell'ordine hanno lavorato per evitare la caccia all'uomo da parte dei napoletani. La situazione si è placata solo nel primo pomeriggio quando, grazie alla pioggia, i gruppi di stranieri si sono diradati per poi ritrovarsi in piazza del Gesù
È proprio qui però, all'improvviso, è scoppiata la guerriglia. Circa 200 tifosi napoletani, quasi tutti con il volto coperto e con i caschi, sono scesi da via San Sebastiano e da alcuni vicoli adiacenti raccogliendo lungo il percorso pietre e bottiglie. Davanti alla chiesa del Gesù nuovo, la cui facciata è fresca di restauro, e della basilica di Santa Chiara, è divampata la violenza
La polizia ha formato un cordone tra i due gruppi ma è iniziato un lancio di petardi e pietre e gli ultrà hanno usato cassonetti e sedie dei bar per affrontarsi. Una violenza consumata tra i cittadini e turisti in lacrime che cercavano riparo. La polizia ha respinto l'assalto, lanciando lacrimogeni e tenendo bloccati i tedeschi
Ma lungo Calata Trinità Maggiore, la strada che da piazza del Gesù conduce verso via Monteoliveto, è ritornata la tensione: viene data alle fiamme una volante della polizia e altre vetture delle forze dell'ordine sono state danneggiate. Sul selciato è stata trovata anche una pistola: era di un agente, finita a terra nel corso degli scontri e poi recuperata da un suo collega
La polizia, dopo aver finalmente allontanato i napoletani, ha costretto i tedeschi a salire su cinque bus. Quando è iniziato il trasbordo c'è stato il secondo round. Questa volta hanno agito alcuni gruppi che erano a volto scoperto. Hanno lanciato pietre e bottiglie contro i mezzi, sfondando i finestrini
Dopo la partita, un gruppo di tifosi napoletani ha fatto esplodere bombe carta e lanciato pietre nella zona tra via Partenope e via Chiatamone, vicino all’hotel dove alloggiavano i tifosi tedeschi. Le forze dell'ordine hanno usato lacrimogeni e idranti e hanno cinturato le strade di accesso agli ingressi dell'albergo. A terra sono state trovate tre bottiglie di birra modificate in molotov
Episodi che oggi sono stati al centro di una riunione urgente del Comitato di ordine e sicurezza pubblica, convocata dal prefetto Claudio Palomba, e che spingono fonti di Polizia a sottolineare come "il divieto di vendita dei biglietti" ai tifosi dell'Eintracht fosse "giustificato"
Gli apparati di sicurezza italiani avevano "piena contezza della pericolosità" degli ultrà tedeschi e del rischio di scontri con quelli locali, tanto da rinnovare il provvedimento dopo la decisione di sospensione del Tar nonostante alcuni sostenessero fosse un "atto discriminatorio" da parte dell'Italia
"Ho sentito il ministro Piantedosi cui ho chiesto di far ripartite il più presto possibile i tifosi di Francoforte da Napoli, perché il post partita era molto rischioso", ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in conferenza stampa in Prefettura. "Abbiamo messo a disposizione - ha detto Manfredi - i bus di Anm per far partire presto i tifosi e questo è avvenuto nella primissima mattina di oggi per evitare un'altra forma di tensione non sostenibile per la città"
Poi Manfredi ha commentato le parole del presidente dell'Uefa che ha definito "intollerabile" il divieto alla trasferta a Napoli per i tifosi dell'Eintracht: "Le dichiarazioni del presidente dell'Uefa Ceferin sono inaccettabili perché partono da un pregiudizio, come se a Napoli fossero tutti delinquenti e chi arriva qua è invece santo. Non è vero, i delinquenti sono dappertutto e vanno affrontati con la consapevolezza che se non li estirpiamo dalla dinamica del gioco alla fine le persone non si potranno muovere per l'Europa per una partita"
E non sono mancate le polemiche, con il ministro dell’Interno Piantedosi e la gestione della sicurezza nel mirino. In molti chiedono al titolare del Viminale di spiegare cosa non abbia funzionato. Ma lui spiega: "Solo grazie alla consueta competenza, all'equilibrio e alla concretezza del personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, coordinati dalle autorità di pubblica sicurezza, si sono evitati danni più gravi a persone e cose, che la deprecabile violenza di alcuni gruppi di teppisti avrebbe potuto causare"
Da Berlino è arrivata la condanna delle violenze da parte della ministra dell'interno, Nancy Faeser, per la quale "i violenti e i teppisti distruggono lo sport". Parole dure anche dal quotidiano popolare Bild Zeitung, che titola "vergogna Champions League a Napoli", accusando i tifosi dell'Eintracht di aver "vandalizzato" la città "assieme agli hooligan dell'Atalanta". Di possibili legami fra la tifoseria di Francoforte e quella bergamasca parla anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung
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