
Dopo due anni torna il prestigioso premio istituito nel 1956 dalla rivista sportiva francese France Football. Chi sarà l’erede di Leo Messi, vincitore nel 2019? La lista dei 30 candidati è stata svelata dagli organizzatori venerdì 8 ottobre. Il vincitore verrà incoronato il 29 novembre a Parigi. Vediamo chi sono i calciatori in lizza

Il campione in carica è ancora l'uomo da battere. Nonostante l'ultimo anno complicato a Barcellona, Leo Messi è riuscito dove prima aveva sempre stentato: portare l'Argentina a vincere un trofeo. Nella Copa America "La Pulce" è stato semplicemente decisivo, segnando, facendo assist, dribblando, trascinando la squadra e, infine, alzando la coppa.

Non dovesse vincere lui, sarebbe impossibile fargli qualche rimprovero. Jorginho Frello ha vinto, da titolare, quasi tutte le competizioni a cui ha partecipato quest'anno. Europeo con l'Italia, Champions League e Supercoppa Europea con il Chelsea. Una stagione stellare per l'ex Napoli, con o senza Pallone d'Oro.

Anche nelle stagioni meno vincenti, in questa lista il suo nome non può mancare. Cristiano Ronaldo è il motivo per il quale Messi non ha vinto una decina di Palloni d'Oro di fila. Per descrivere l'ultima stagione basta riassumerla con i numeri: 44 partite, 36 gol e 4 assist. A livello di rendimento, CR7 continua ad avere pochi eguali.

Il rigore sbagliato all'Europeo non può eclissare un'altra stagione di alto livello per Kylian Mbappé. 42 gol e 11 assist per la giovane stella del Paris Saint-Germain, che spera di rientrare in questa lista per tanti anni ancora.

Restiamo in Francia con Karim Benzema. Tornato in Nazionale dopo un esilio durato anni, "The Dream" conferma di essere il centravanti più tecnico del calcio europeo. Gol, qualità e giocate intelligenti, una garanzia.

Lui invece i gol sa come non farli fare. Giorgio Chiellini, nonostante l'età, rimane forse il miglior stopper vecchio stampo in circolazione. Cresciuto anche dal punto di vista della gestione del pallone con mr Mancini, ha giocato un Europeo da vero gladiatore.

Con lui si completa la coppia di centrali titolare dell'Italia campione d'Europa. Attenzione, impostazione e reti decisive, sia su rigore che su azione. Bonny ha dimostrato ancora una volta le sue qualità, alle quali si aggiunge un carisma che gli impedisce di mollare.

Ecco l'altro crack, candidato ad essere uno dei giocatori che si contenderanno il premio nei prossimi anni. Veloce, fisico, dal carattere forte e con un fiuto del gol da attaccante navigato, Erling Haaland è già una certezza.

Sono anni che è una stella, eppure deve ancora ricevere il primo Pallone d'Oro. La fantasia e la classe di Neymar sono difficilmente superabili, ma a volte gli è mancato il guizzo per essere decisivo e portare la propria squadra ai traguardi più prestigiosi. Resta la stella del Psg e della Nazionale brasiliana, non serve aggiungere altro.

Quando il Pallone d'Oro non è stato assegnato a causa della pandemia, in molti pensavano che il trofeo sarebbe andato a lui. Robert Lewandowski è una macchina da gol, ma sa anche far giocare bene la squadra grazie ad un'invidiabile tecnica di base. Che sia l'anno giusto per rifarsi?

L'unico portiere presente tra i trenta. Basta leggere la data di nascita e pensare alla sua personalità mostrata all'Europeo per capirne il motivo. Gianluigi Donnarumma ha portato l'Italia sul tetto d'Europa con la calma e le mani, soprattutto nei calci di rigore nei turni eliminatori.

Il calciatore che lo precede gli ha tolto la gioia più grande, ma Harry Kane rimane un bomber di primissimo livello. Da anni tra i migliori attaccanti della Premier League, nel 2020 è stato eletto capocannoniere con 23 reti nella competizione.

Lui è stato lo sfidante di Kane per la palma di capocannoniere fino all'ultima giornata, ma Mohamed Salah può consolarsi con le prestazioni che fornisce sn da quando ha lasciato la Roma per approdare al Liverpool. Una delle frecce più letali di Jurgen Klopp continua a mantenere un livello di rendimento altissimo, infatti è presente in questa lista.

Se qualcuno lo considera un nome a sorpresa forse non l'ha visto giocare lo scorso anno. Cannoniere principe dell'Europa League, trofeo che ha vinto riuscendo nell'impresa con il Villarreal, Gerard Moreno è un attaccante modernissimo. Tutto tecnica, movimenti e ovviamente tanti gol.

Il numero 17 del Manchester City è da anni uno dei migliori centrocampisti d'Europa. Preciso come pochi nei filtranti, ha nell'assist la sua migliore qualità. Nella scorsa stagione per lui 10 gol e 18 passaggi decisivi per i compagni.

A Barcellona ancora si mangiano le mani. Lasciato partire dalla società senza troppi problemi, Luis Suarez è stato accolto dall'Atletico Madrid. Il risultato è stato sempre lo stesso: affidabilità sotto porta, tecnica e carattere. Caratteristiche che hanno permesso ai Colchoneros di vincere il campionato, e a lui di essere inserito in questa lista.

Sempre un po' sottovalutato, Azpilicueta ha vinto da capitano la Champions League con il Chelsea. Tuchel si è affidato a lui, confidando nella sua duttilità e personalità, senza rimanerne deluso. Una bella soddisfazione far parte di questa lista.

Anche lui può sembrare un gregario rispetto ad altri, ma Nicolò Barella è stato il motore del centrocampo di Mancini. Il centrocampista dell'Inter sta maturando, diventando più accorto senza perdere il suo temperamento. Inoltre con i suoi inserimenti sta sviluppando anche un discreto vizio del gol.

Compagno di squadra di Barella, Lautaro Martinez sta confermando le buone impressioni che aveva suscitato fin da giovanissimo. Rapido, cattivo e dalle ottime qualità fisiche e tecniche, l'anno scorso ha composto una delle coppie d'attacco più affiatate d'Europa.

Doveroso inserire Romelu Lukaku accanto a Lautaro, due tra i protagonisti principali del ritorno allo Scudetto per l'Inter. Il belga è stato l'autentico trascinatore della squadra di Conte, e anche con la Nazionale belga continua a dimostrarsi una sentenza sotto porta.

N'Golo Kanté è uno solo, ma quando gioca sembra moltiplicarsi. Anche lui partecipa da protagonista ai successi del Chelsea di Tuchel, portando sempre grande quantità unita ad una buona tecnica. Da quando il Leicester l'ha acquistato, la sua carriera è una continua ascesa.

Altro ex di quel Leicester dei miracoli nella classifica del Pallone d'Oro, andatelo a raccontare a mr Ranieri. Nonostante la tanta qualità presente nella rosa del Manchester City, Riyad Mahrez continua ad essere un punto fermo per Guardiola. Nel 2020 per lui 14 gol e 9 assist.

Chi se lo ricorda quando era una promessa dell'Udinese? Da quando è passato al Manchester United dopo i progressi evidenziati allo Sporting Lisbona, Bruno Fernandes è diventato uno dei migliori trequartisti delle Premier League. Forse uno degli ultimi ad interpretare il ruolo da classico numero 10, ha tutto: tiro, dribbling e precisione nei passaggi. Inoltre è un ottimo rigorista.

Alcuni anni fa sembrava impossibile immaginarlo in questa classifica, ma Simon Kjaer ce l'ha fatta. Il difensore del Milan è stato lodato da tutto il mondo per la personalità mostrata all'Europeo dopo il malore del compagno Christian Eriksen, ma la sua stagione è stata ammirevole anche dal punto di vista delle prestazioni. Un baluardo nel club e soprattutto in Nazionale.

Con tre gol e un assist all'Europeo è stato uno dei trascinatori dell'Inghilterra. Raheem Sterling, nel Manchester City di Guardiola, ha raggiunto una continuità che gli ha permesso di esprimersi ai massimi livelli. Nell'ultima stagione ha messo a segno 14 gol e 12 assist con la maglia del club.

Da lui può imparare Phil Foden, che lo scorso anno si è mostrato come uno dei giovani più promettenti del panorama internazionale. Ala moderna tecnica e di gamba, ormai è un titolare del Citizens. Niente male per un classe 2000.

Ecco un altro dei ragazzi terribili dell'Inghilterra di Southgate. Mason Mount va quasi considerato un fedelissimo di Tuchel, che sembra non volergli mai rinunciare. Oltre le capacità atletiche e tecniche, ha una consapevolezza nei movimenti in campo difficile da trovare in un 22enne.

Ecco un calciatore che sa cosa significa vincere il Pallone d'Oro. L'età avanza, ma Luka Modric non lo sa e non accenna ad abbandonare questa lista. Centrocampista a tutto campo, dalla tecnica e visione sopraffina, che continua a guidare la mediana del Real Madrid, non un club qualunque.

Attenzione perché potrebbe essere Pedri a sostituire Modric come una delle migliori mezzali dei prossimi anni. Lo spagnolo ha giocato più partite di chiunque altro lo scorso anno, dimostrandosi un 18enne dalle potenzialità esponenziali. Ciò che colpisce di più è la tranquillità da veterano con cui gioca, sembra un predestinato.

La lista si chiude con un difensore, l'uomo che è riuscito a dare solidità al reparto arretrato del Manchester City dopo anni nei quali non si trovava una quadra. Possente fisicamente, concentrato e con notevoli margini di crescita, il portoghese si candida come uno dei centrali più forti per i prossimi anni.