Otto nazionali rimaste in lizza per conquistare il primo titolo Europeo itinerante della storia. L’uscita di scena di Francia e Germania aumenta le possibilità degli azzurri che però hanno il cammino più complicato per arrivare fino all’ultimo atto dell’11 luglio a Londra
Il quadro è completo, gli ottavi di finale hanno disegnato la griglia delle migliori otto squadre del continente che si contenderanno lo scettro di campione d’Europa. Un titolo storico, non solo perché in epoca Covid, ma anche per la formula voluta dalla Uefa di un torneo itinerante. Sarà così anche per i quarti di finale che si giocheranno in quattro diverse città prima di concentrarsi tutti a Londra, teatro designato per l’epilogo del torneo, nonostante i timori e le polemiche per la variante Delta del virus che tiene in allarme anche i vertici politici della Ue
Si parte venerdì 2 con Spagna-Svizzera e Italia-Belgio
Le prime semifinaliste si conosceranno venerdì prossimo nella parte del tabellone che ci riguarda e che probabilmente è la più complicata per arrivare fino in fondo. L’unica vera sorpresa presente è la Svizzera di Petkovic che ha compiuto l’impresa di eliminare i campioni del mondo in carica della Francia. La squadra dell’ex allenatore della Lazio affronterà a San Pietroburgo alle 18 la Spagna di Luis Enrique, partita in sordina ma poi tornata a brillare con due cinquine realizzate contro Slovacchia e Croazia. Il successo negli ottavi è arrivato però solo ai supplementari e gli spagnoli, pur restando favoriti per la semifinale non sempre riescono a mostrare al meglio le loro potenzialità. Alle 21 sarà la volta di Italia-Belgio che si sfidano a Monaco di Baviera. Probabilmente è il match più equilibrato dei quarti e gli azzurri sono chiamati a una prestazione senza sbavature per fermare la strada di Lukaku e compagni finora sempre vincenti nelle quattro partite giocate. Il Belgio non sa ancora in quali condizioni potrà schierare De Bruyne e Hazard e contro il Portogallo ha rischiato più volte di subire gol. Squadra di qualità e organizzata quella belga che potrebbe però soffrire il dinamismo degli uomini di Mancini oltre che qualche giocata rapida contro una difesa forte fisicamente ma non velocissima
Inghilterra favorita nella parte bassa del tabellone
Sabato 3 luglio si deciderà la seconda semifinalista. L’Inghilterra ha un’occasione quasi unica da sfruttare per arrivarsi a giocare il titolo in casa dalle semifinali in poi. Per gli uomini di Southgate il successo contro la Germania ha spalancato una vera e propria autostrada considerando l’uscita di scena inattesa anzitutto dell’Olanda e poi anche di altre outsider come Svezia, Polonia o Slovacchia, forse più attrezzate dell’Ucraina prossima avversaria ai quarti. Il match andrà in scena alle 21 allo stadio Olimpico di Roma e per Shevchenko sarà l’occasione di entrare nella storia del proprio paese. Partire da sfavorito ma con il massimo dell’entusiasmo e la possibilità di sfruttare le qualità dei propri giocatori nelle giocate di rimessa questo il piano del ct dell’Ucraina che forse dalla sua anche l’appoggio del pubblico presente a Roma. Sempre sabato a Baku si giocherà alle 18 l’altro quarto di finale, equilibrato forse come Italia-Belgio, ma certamente inatteso alla vigilia. Lo giocheranno la Danimarca, che dopo lo choc in campo per Eriksen nella partita d’esordio, è riuscita a fare quadrato e a migliorare di partita in partita fino al brillante 4-0 inflitto al Galles negli ottavi. Di fronte la Repubblica Ceca, l’altra protagonista, come la Svizzera, della sorpresa più eclatante dell’Europeo, l’eliminazione senza troppe storie dal torneo dell’Olanda. Fra i cechi la nota più lieta è quella di Schick, attaccante rinato in Bundesliga dopo l’esperienza altalenante con la Roma. Un caso isolato il suo visto che fino ad oggi questo Europeo è stato caratterizzato proprio dai gol realizzati dai giocatori provenienti dalla nostra serie A.