Gli esami strumentali a cui si è sottoposto l'attaccante svedese del Milan hanno evidenziato una lesione del muscolo soleo del polpaccio destro, ma il tendine achilleo è perfettamente integro. Si stima circa un mese di stop
L'infortunio patito da Zlatan Ibrahimovic nel corso dell'allenamento di ieri con il Milan è meno grave del previsto. L'attaccante svedese si è sottoposto agli esami strumentali che hanno evidenziato una lesione del soleo del polpaccio destro, senza interessamento del tendine achilleo. Tra dieci giorni è in programma un nuovo controllo e, se dovesse essere positivo, Ibra potrà tornare in campo tra circa un mese.
L'infortunio nei primi allenamenti in gruppo
Ibrahimovic ha accusato un dolore al polpaccio al termine di un dei primi allenamenti in gruppo con il Milan, nella giornata di ieri. L'episodio era avvenuto nel corso della partitella di fine sessione quando il campione svedese, servito con un lancio, aveva sentito una forte fitta al muscolo che lo aveva costretto ad abbandondare anzitempo il campo. Zlatan è stato poi trasportato negli spogliatoi con la macchinina e l'evidente zoppia dopo la doccia aveva fatto temere il peggio. Già tra gennaio e febbraio l'attaccante aveva avuto un piccolo problema muscolare nella stessa zona. Gli esami di oggi, in ogni caso, hanno escluso il peggio, anche se servirà comunque un mese circa per rivedere Ibra in campo.
Gli allenamenti in Svezia
Nonostante gli allenamenti delle squadre di serie A siano ripresi solo da poco, Ibrahimovic aveva anticipato i tempi allenandosi in Svezia con l'Hammarby, club di Stoccolma di cui detiene il 25% delle quote. Il Paese scandinavo, infatti, è stato tra le poche nazioni europee a non adottare rigorose misure di lockdown per fronteggiare il Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - "IO RESTO A CASA"). Il centro allenamenti dell'Hammarby è rimasto quindi aperto, nonostante non fosse consentito l'accesso al pubblico e ai media per limitare il rischio contagio.