Il nuovo testo firmato dal governatore Bonaccini dà il via libera alla ripresa degli allenamenti individuali anche per i calciatori di Spal, Bologna, Parma e Sassuolo. Le sedute dovranno svolgersi "nel rispetto del distanziamento sociale e senza alcun assembramento"
I calciatori di Spal, Bologna, Parma e Sassuolo, da lunedì, potranno tornare nei rispettivi centri sportivi per allenarsi, sia pure individualmente. E' quanto prevede l'ordinanza firmata ieri sera dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Un'ordinanza che non si rivolge ovviamente solo ai calciatori di queste squadre, ma in generale a tutti gli sportivi e che si pone come "faro" per la regione sulla fase 2 nella gestione dell'emergenza coronavirus (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).
Le sedute, si legge nel testo, dovranno svolgersi "nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse", equiparando gli atleti delle discipline individuali a quelli che praticano sport di squadra.
Cosa c'è scritto nell'ordinanza
Nella parte che potrebbe riguardare anche Bologna, Parma, Sassuolo e Spal, l’ordinanza dà il “via libera all’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive Federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali”.
Il Parma: senza protocollo sanitario niente allenamenti
Il Parma intanto ha già fatto sapere, come riporta l'Ansa, che la società si farà trovare pronta sia col suo centro sportivo sia per i test ma convocherà i suoi giocatori solo quando ci sarà un protocollo sanitario condiviso da tutti. Fino a quel momento, precisa sempre il club emiliano, non potranno esserci allenamenti.
Ok anche a ciclismo, corsa, equitazione, pesca e caccia
Nell’ordinanza dell’Emilia Romagna si legge inoltre che “è consentita l’attività motoria e sportiva all’aperto come ciclismo, corsa, equitazione, pesca sportiva e caccia di selezione. Anche in questo caso, però, solo in ambito provinciale, in forma individuale e nel rispetto della distanza di sicurezza di due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro negli altri casi”.