A 34 anni l'attaccante argentino appende gli scarpini al chiodo: "Voglio godermi i miei figli, la mia famiglia: è il momento giusto per prendere questa decisione", ha detto l'ex stella di Napoli e Paris Saint-Germain
Triplice fischio, il Pocho ha detto stop: al termine della gara del campionato cinese tra il suo Hebei Fortune e il Guangzhou Evergrande, Ezequiel Lavezzi ha annunciato ai microfoni l'addio al calcio. "Questa partita la ricorderò per sempre perché è l'ultima della mia carriera", ha detto nelle interviste al termine dell'incontro, perso per 3-1. Ma per una volta il risultato non contava.
Addio con gol
Ha lasciato alla sua maniera, con un gol, come ha sempre fatto: sono oltre 100 quelli segnati in carriera, iniziata in Argentina nel 2003 nelle file dell'Estudiantes ed esplosa a Buenos Aires con i colori del San Lorenzo. È qui che, come tutti i suoi connazionali, si vede affibbiato il soprannome che lo accompagnerà per sempre: "Pocho", come il vivacissimo cane che aveva da bambino. In questi anni si guadagna anche le prime convocazioni nella nazionale Under-20.
L'esplosione a Napoli
Nel 2007, la svolta: viene acquistato dall'ambizioso Napoli di De Laurentiis. Con i tifosi, da sempre orfani di Diego Maradona e amanti dei calciatori sudamericani tutti passione e fantasia, scatta una sintonia immediata. Per cinque anni Lavezzi, in trio con Hamsik e Cavani, regala grande calcio, riportando gli azzurri in Champions League. Con la nazionale nel 2008 il Pocho si mette al collo anche la medaglia d'oro di campione olimpico, ai giochi di Pechino. La Cina è nel suo destino, ma l'appuntamento è solo rimandato.
Da Parigi alla Cina
Nel 2012 gli sciecchi del Paris Saint-Germain lo strappano al Napoli per 30 milioni di euro: sono gli anni di Ibrahimovic e di campagne acquisti faraoniche. In Francia la squadra non ha rivali, ma non riesce a sfondare in Europa: dopo 4 scudetti vinti, 2 coppe di Francia e 3 coppe di Lega, nel febbraio del 2016 Lavezzi chiude il capitolo parigino e cede alle sirene del campionato cinese. Con la maglia dell'Hebei Fortune si impone subito come cannoniere e assistman, ma senza conquistare trofei. E ora l'addio al calcio giocato, per godersi "i figli e la famiglia". Ma non senza lasciare aperto un piccolo spiraglio: "Diciamo che è quasi sicuro al 100%", il suo ultimo messaggio ai tifosi.