L'1 settembre, durante il match Cagliari-Inter, l'attaccante nerazzurro era stato vittima di insulti a sfondo razziale e aveva denunciato l'accaduto su Instagram. Ora la decisione: non sarà applicato nessun provvedimento contro la squadra sarda
Il Cagliari non sarà sanzionato per i cori razzisti indirizzati a Romelu Lukaku durante la sfida con l’Inter che si è tenuta tre settimane fa, l’1 settembre, nella seconda giornata di campionato (GOL E HIGHLIGHTS DEL MATCH). Lo ha deciso il giudice sportivo, che ha stabilito che "nelle fasi antecedenti il calcio di rigore, e solo in quell'occasione, si sono levati cori, urla e fischi nei confronti di Lukaku" e "sono stati percepiti alcuni versi da parte di singoli spettatori che però non sono stati intesi dal personale di servizio, né dai collaboratori della Procura federale, come discriminatori a causa dei fischi e delle urla sopra menzionati".
Lo sfogo di Lukaku dopo Cagliari-Inter
Era stato lo stesso Lukaku, dopo la partita, a denunciare i cori e i "buu" sentiti mentre si apprestava a tirare il calcio di rigore decisivo per la sfida, terminata 1-2 per l'Inter. Con un lungo post su Instagram, l'attaccante aveva spiegato: "Il calcio è uno gioco che deve far felici tutti e non possiamo accettare nessuna forma di discriminazione che lo possa far vergognare. Spero che tutte le Federazioni del mondo reagiscano duramente contro tutti i casi di discriminazione!!!". Dopo il post, era arrivata la presa di distanza da parte del Cagliari nei confronti di una minoranza di tifosi definiti "sparuti, ma non meno deprecabili". Pochi giorni dopo, il calciatore era tornato sull'episodio durante un'intervista rilasciata a RollingStone: "Se dovessi sentire cori razzisti, risponderò. Però i miei pensieri rimangono sul campo, per aiutare i miei compagni a vincere".