Test antidoping, la confessione di Mike Tyson: "Usavo pene finto e urina dei miei figli"

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In un'intervista, l'ex pugile 53enne ha rivelato i trucchi che avrebbe usato per superare gli esami di controllo: "Volevo utilizzare anche quella di mia moglie - ha dichiarato - ma poi lei mi disse 'attento che poi risulta che sei incinto'..."

Mike Tyson, l'ex pugile 53enne tra i più grandi picchiatori della boxe, in un'intervista a Espn ha raccontato di avere utilizzato l'urina dei figli e un pene finto per superare i test antidoping. "Volevo utilizzare anche quella di mia moglie ma poi lei mi disse 'attento che poi risulta che sei incinto...", ha confessato l'ex atleta.

Come riusciva a passare il controllo

A 15 anni dal suo ritiro, l'ex pugile continua a far parlare di sé. Ai giornalisti ha spiegato che sebbene fosse in ogni momento accompagnato da uno staff medico, al momento dell'esame la giuria si girava perché "la maggior parte degli uomini, anche i gay si sentono sempre a disagio quando mostri loro il pene, quindi si voltavano sempre e io potevo ricorrere a questo trucco".

La storia del pene finto rivelata già nel 2013

Già nel 2013 Tyson aveva rivelato di aver utilizzato questo escamotage per superare i controlli dei test antidoping. Nella sua autobiografia, "Undisputed Truth", l'ex pugile aveva ammesso di aver combattuto più volte sotto l'effetto della cocaina ma di aver sempre aggirato i controlli grazie a un pene finto ripieno di urina "pulita".

Tyson: "Canelo Alvarez uno dei migliori pugili del momento"

Nell'intervista, Tyson parla anche dei protagonisti attuali del pugilato ed elogia il messicano Saul "Canelo" Alvarez, il re dei medi: "È uno dei migliori pugili del momento: primo o secondo, non ho dubbi".

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