Wimbledon, i numeri e le curiosità per prepararsi al torneo di tennis più affascinante

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Raffaele Mastrolonardo

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Favoriti e favorite, fragole e Pimm’s, storia e mito. Ecco un po’ di cifre per arrivare preparati all’edizione 2019 della competizione londinese e fare bella figura nelle conversazioni

L’1 luglio parte il torneo di tennis più antico del mondo. L’unico, tra quelli del Grande Slam, i quattro più prestigiosi del pianeta, che si gioca sull’erba. Quello in cui forma e tradizione sono più rispettate. In poche parole, è la competizione tennistica che maggiormente trascende lo sport per entrare nello spazio del mito e della storia. E, tra storia e mito, qui di seguito ci sono un po’ di numeri per fare bella figura nelle conversazioni in ufficio o con amici in vista dell’edizione 2019 della gara. 

142 anni e non sentirli

Ecco una cifra da tenere ben presente quando si parla di Wimbledon: 1877. In quell’anno la regina Vittoria veniva proclamata Imperatrice dell’India e si teneva la prima edizione della competizione tennistica londinese. Questo fa di Wimbledon il torneo più antico del mondo dall’alto dei suoi 142 anni di età. Gli altri rivali del cosiddetto Grande Slam sarebbero arrivati tutti dopo. L’Open degli Stati Uniti nel 1881, il Roland Garros nel 1891, l’Open d’Australia nel 1905. Chi più chi meno, insomma, sono tutti fratelli minori del primogenito inglese. 

Le 8 corone di sua maestà Roger

Sarà questo l’ultimo Wimbledon di Roger Federer? Può essere visto che il tennista svizzero sta per compiere 38 anni e le voci su un suo ritiro dall’attività agonistica si succedono da un po’ di tempo. Indipendentemente dalla decisione, Federer entra in questa edizione con la palma del più vincente nella storia dell’erba londinese per quanto concerne il singolare maschile. Con 8 vittorie guarda infatti dall’alto anche altri mostri sacri della storia della racchetta come Pete Sampras (7 titoli), Bjorn Borg (5) e Rod Laver (4). Tra i tennisti ancora in attività, Novak Djokovic è quello che più si avvicina allo svizzero con quattro trionfi. Tra le donne Serena Williams (7 titoli incamerati) continua il suo inseguimento a Martina Navratilova, la più decorata in singolare di tutti i tempi con 9 coppe conquistate. 

I favoriti...

Se Federer è il giocatore che nella storia ha vinto più titoli di singolare maschile a Wimbledon non è però il favorito dell’edizione 2019, almeno secondo i bookmaker che gli preferiscono Novak Djokovic. Se infatti si traducono le quote delle agenzie di scommesse in probabilità, il giocatore serbo ottiene il 40 per cento di possibilità di alzare il trofeo contro il 23 per cento della leggenda svizzera che, a sua volta, fa poco meglio di Rafael Nadal, fresco vincitore del Roland Garros. Più staccato l’emergente greco Stefanos Tsitsipas. Il primo degli italiani è Matteo Berrettini, approdato nei primi 20 del mondo grazie ai recenti successi sull’erba, a cui i signori delle scommesse assegnano il 2 per cento di probabilità di successo finale. 

… e le favorite

In campo femminile, la caccia al trofeo è, secondo i bookmaker, più incerta. Se si traducono in probabilità le quote, infatti, la favorita è l’attuale numero uno del mondo e recente vincitrice del Roland Garros Ashleigh Barty. A lei le agenzie di scommesse assegnano una probabilità di vittoria su 5, vale a dire il 20 per cento. La sua rivale più accreditata è Serena Williams (14 per cento) seguita dalla tedesca Angelique Kerber e dalla ceca Petra Kvitova (8 per cento per entrambe). Prima delle italiane Camila Giorgi con l’1 per cento di chance di aggiudicarsi il titolo.

Fragole e Pimm’s

Certo, racchette e palline sono di gran lunga l’attrazione maggiore di Wimbledon. Ma i fortunati che riescono a frequentare l’All England Lawn Tennis and Croquet Club nei giorni della competizione possono godere anche di altri piaceri. Il the, ovviamente, ma anche il Pimm’s, uno dei drink più britannici che si possano immaginare, e le fragole (rigorosamente con panna). Tre prelibatezze che, stando ai dati dell’edizione 2018, superano nelle preferenze del pubblico anche le birre. 

Cappelli, of course

Una delle curiosità di Wimbledon che suscitano più interesse tra giornalisti e semplici curiosi sono senza dubbio i cappelli sfoggiati dalle signore dell’alta società britannica che siedono sulle tribune. Ma, apparentemente, i copricapo sono la passione anche del pubblico non di sangue blu. Stando alle statistiche della passata edizione, infatti, i cappellini marchiati con l’effige del torneo sono il gadget più acquistato durante le due settimane di competizione. Seguite da asciugamano e t-shirt. 

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