MasterChef 9, la ricetta dell'ospite Iginio Massari. VIDEO

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La terza puntata di MasterChef 2020 è stata ricca di ospiti speciali, che hanno regalato ai concorrenti tanti preziosissimi consigli sia in fatto di piatti salati che di dolci. Gli ospiti, infatti, sono stati gli chef Daniele Usai, Gianpaolo Raschi e Terry Giacomello e il grandissimo pasticcere Iginio Massari. MasterChef 2020 ti aspetta tutti i giovedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 455.

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La terza puntata di MasterChef 2020 ha visto l’inizio della gara vera e propria e sono tornate le celebri prove, come l’Invention Test il cui tema è stato il mare, con tre ingredienti quasi sconosciuti che sono stati presentati ai concorrenti dai tre ospiti esperti di pesce, gli chef Daniele Usai, Gianpaolo Raschi e Terry Giacomello.

Daniele Usai ha portato il gambero gobbetto, «il principe dei crostacei», una particolare specie di gambero che è tipica del Mar Tirreno quindi proprio delle parti dello chef. Il gobbetto ha una carne dolce e delicata, perciò il consiglio di Usai e stato quello di non esagerare con gli aromi. La particolarità di questi gamberi sono le uova, blu e luminescenti che si vedono sotto la loro pancia e che lo chef ha consigliato di usare. Lui ha presentato un piatto composto da agnolotti farciti con la polpa di questi particolari crostacei con un vino fermentato ai gamberi stessi.

Giampaolo Raschi, invece, ha presentato ai concorrenti la torpedine, «un pesce della famiglia degli squalidi, un pesce che dà una scarica elettrica, fastidiosa per l’uomo». Questo particolare pesce «ha delle carni delicatissime ma allo stesso tempo tendenzialmente verso l'acido e l'amaro». La difficoltà più grande, nel pulirlo, è quella di cercare le parti edibili, cioè la polpa commestibile, che è veramente poca. Lo chef ha presentato al fortunato vincitore della Mystery Box - l'unico ad avere la possibilità di vedere i piatti preparati dagli chef con gli ingredienti oggetto dell'Invention Test - un piatto chiamato Amarcod la griglia, in cui la torpedine è stata cotta con la fiamma e in cui l’amaro tendente all’acido della carne è stato bilanciato con verdure che tendono all’agrume.

Terry Giacomello, infine, ha portato nella cucina di MasterChef il midollo di tonno e ha spiegato che nel trattarlo è difficile soprattutto l’estrazione, infatti lo chef ha spiegato ai concorrenti come fare e poi ha mostrato un'idea per preparare il midollo di tonno in un piatto chiamato Medusa, che è composto da un insieme di alghe, un liquido trasparente ricavato dai pomodori che simula il mare e due gocce di paté di pistacchio.

I tre chef, però, non sono stati gli unici ospiti della terza puntata di MasterChef, infatti anche Iginio Massari ha fatto la sua comparsa. Il grande pasticcere ha fatto ai concorrenti il grande regalo di preparare davanti a loro la mezza sfoglia che serve per preparare la Tarte Tatin, un dolce abbastanza semplice ma buonissimo per il quale lui segue la celebre ricetta delle sorelle Tatin. La difficoltà nel realizzare questa torta sta negli equilibri e nella cottura soprattutto della mezza sfoglia che, se portata a termine correttamente «dà un gusto aromatico di burro favoloso, non prende l’umidità della mela e rimane croccante». Prima di iniziare a mostrare la preparazione della mezza sfoglia, il maestro Iginio Massari ha spiegato ai concorrenti che se si sbaglia a tirarla fallisce la realizzazione della Tarte Tatin. Gli ingredienti utilizzati da Massari sono stati: 2 etti di farina 00, 60 grammi di acqua, 50 grammi di vino bianco, 4 grammi di sale e 200 grammi di burro. Una volta impastata la mezza sfoglia va tirata, arrotolata e coperta con un cellofan e messa in frigo 10 minuti.

Prima che i concorrenti iniziassero a preparare le loro torte Iginio Massari ha sottolineato che «la semplicità nel dolce non permette nessun errore», perciò nella realizzazione della Tarte Tatin bisogna essere estremamente attenti e precisi.

Per quanto riguarda la cottura delle mele e quindi dell’intera torta, il grande pasticcere non ha dato indicazioni ai concorrenti, che hanno dovuto fare da sé, e si è limitato a spiegare ai giudici che la difficoltà di questo dolce sta proprio nella cottura delle mele, che inoltre andrebbero tagliate con un coppapasta per far sì che assumano una forma perfetta.

Insomma, sia per i concorrenti che per gli spettatori a casa non sono mancate le occasioni per apprendere qualcosa di nuovo e farsi ispirare dai grandi della cucina italiana.

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