Enzo Miccio a Money Road: "Bello aver fatto vivere un sogno". L'intervista

E' proprio quando i nervi si fanno più tesi e la tensione sale ai massimi livelli che occorre farsi forza senza perdere di vista l'obiettivo . Arrivati alla quinta tappa, i partecipanti di “Money Road - Ogni tentazione ha un prezzo”, lo show Sky Original condotto da Fabio Caressa, accusano la stanchezza, cominciano a intravedere la fine delle prove estenuanti a cui sono sottoposti e tra loro la discussione sulla gestione del montepremi finale rischia di esplodere in qualsiasi momento, al pari di una miccia a combustione rapida. Le rivalità emerse negli ultimi chilometri percorsi continuano a dividere, lo stress e la fatica , giocano brutti scherzi e con temperature stabili sui 40 gradi e tassi di umidità al 90%, perdere la trebisonda è un attimo. Urge riprendere fiato e ricaricare le pile. Ed ecco che nel bel mezzo del tortuoso percorso a ostacoli, tra liane intricate e insidiose discese, arriva un nuovo tentatore d’eccezione. Enzo Miccio, al timone dello yacht più esclusivo della giungla malese, risolleva gli animi, offrendo loro la possibilità di ritemprarsi cedendo al lusso di dormire in una suite da mille e una notte con tanto di open bar, cena gourmet e coccole alla modica cifra di tremila euro ciascuno. Impossibile resistere, eccezion fatta per Alvise, l'unico del gruppo a dissociarsi. L'intervista a Enzo Miccio Cosa ti ha convinto ad accettare l’invito a partecipare a Money Road? Sicuramente ciò che mi ha attirato di più è il fatto che si parlasse di un'avventura, di un viaggio, di sopravvivenza, di una gara, di qualcosa che mi affascina molto e che è molto nelle mie corde. Probabilmente mi sarei avventurato in questa avventura malesiana anche nelle vesti di concorrente. Com’è andata nei panni di special guest? Mi sono divertito molto da guest, sono andato un po' a solleticare gli umori e gli stati di tensione di tutto il gruppo. Ho avuto la fortuna di conoscere i partecipanti e trovo che siano meravigliosi, oltre che ben amalgamati, nonostante i momenti di tensione e di difficoltà che lo show tra virgolette impone. Come hai trovato la Compagnia delle Tentazioni? Un bel gruppo, la Compagnia mi è piaciuta e mi ha fatto piacere che in modo abbastanza coeso abbiamo deciso di cedere alla mia tentazione, si sono detti “c'è Enzo che ci propone questa allettante tentazione, godiamoci una serata tutti insieme e non fa niente se spendiamo un po' di soldi del montepremi”. Da un lato li ho trovati stanchi e affaticati dal loro viaggio, ma alla fine anche contenti, anche di avermi visto. Per loro sei stato quasi un miraggio. Sono stato accolto con grande calore, cosa che mi ha fatto molto piacere. Da me si aspettavano una bella experience e abbiamo fatto in modo che potessero vivere quasi un sogno, un miraggio, se vogliamo chiamarlo così. Una barca incredibile a più piani con una sala da pranzo, un tavolo pazzesco, lo chef a disposizione, il party in piscina, un’esperienza lussuosa per una notte. Da buon imbonitore li ho affascinati e convinti a godersi l’esperienza, a viziarsi. E’ stato bello vederli anche condividere la decisione di accettare, una sola persona ha preferito desistere e non ha voluto partecipare. E’ stato facile entrare in sintonia con tutti? Sì, mi sono messo un po' dalla loro parte, avendo fatto Pechino Express, so cosa significa la gara, lo sforzo, la fatica fisica, e tutto il resto: a un certo punto hai proprio bisogno di quella coccola per riprenderti e per partire con maggiore grinta e maggiore forza, pronto ad affrontare nuove avventure tra le mangrovie malesiane. Money Road gioca sull'equilibrio tra egoismo e altruismo, scelte di interesse proprio e del gruppo. Qual è il tuo approccio rispetto a questo tema? A me piace mantenere la coesione, sia nel senso di dire va bene, facciamo la follia, ma facciamola tutti insieme, sia nell'altro senso, ragazzi stringiamo i denti, teniamoci uniti, non possiamo spendere soldi in questo momento perché siamo a un passo dal traguardo…Amo rimanere in gruppo e mantenere questa forza, è un po' così anche nel mio lavoro. Ho uno staff di persone con le quali lavoro nel momento in cui realizzo gli eventi, bisogna essere uniti, fare squadra, mantenersi coesi. Creare una forza coesa per arrivare poi all'obiettivo finale, è sempre faticoso, poi però arriva il traguardo, il momento in cui tutti quanti possiamo saltare sulla pista, insieme ai festeggiati, solo allora ci si può un po' rilassare. Solo dopo che hai vinto. La tentazione più forte a cui non hai saputo resistere? Sono una persona molto controllata, difficilmente mi lascio andare. Sono uno che tende a mantenere il controllo su se stesso, il che è anche una grande fatica. Ho un certo senso di responsabilità che mi porta ad essere rigido, inflessibile, rigoroso e critico. Diciamo che sono propenso a farmi tentare dal cioccolato fondente, ma dato che il mio regime di alimentazione non me lo permetterebbe, devo cercare il modo di non farlo entrare in casa, altrimenti è fi-ni-ta!

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