MasterChef, la vittoria di Anna: "Il sogno si è fatto realtà"

Anna Yi Lan Zhang è la trionfatrice della quattordicesima edizione di MasterChef Italia, un voto all’unanimità in chiusura di una stagione ricca di colpi di scena, nuove regole e ascolti record. A proclamarla, nell’ultimo appuntamento stagionale del cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, Giorgio Locatelli affiancato da Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo. Così, l’aspirante chef di origini cinesi, nata a Milano e residente a Venezia, ha raggiunto il traguardo e quasi incredula, tra le lacrime e gli abbracci dei compagni di viaggio, dei giudici e dei suoi cari, si è finalmente lasciata andare ai festeggiamenti di una vittoria tanto desiderata quanto meritata. "Mi sono vista più volte con i coriandoli che cadono su di me nello studio", diceva prima del suo ingresso nella Masterclass e il sogno si è fatto realtà. Sempre pronta a farsi guidare dal suo estro creativo e dalla determinazione che la contraddistingue, Anna ha affrontato tutte le sfide culinarie con passione e visione innovativa, rialzandosi dopo ogni caduta, più risoluta che mai. Così come ci ha dimostrato nella semifinale a seguito della defaillance sulla gestione del tempo, nelle prove con l'ospite stellare della serata, Mauro Colagreco. Anna non ha mai perso di vista il suo obiettivo, né la bussola che l’ha condotta fino all’ultimo atto del suo percorso trionfale all’interno delle cucine di MasterChef. E come lei stessa ha dichiarato, questo altro non è che "la fine di un nuovo inizio". Ecco cosa ci ha raccontato Anna nell'intervista qui di seguito della sua "indimenticabile esperienza" Che esperienza è stata MasterChef? Ho trovato finalmente la mia strada, credo sia stata l'esperienza finora più forte della mia vita, non ho mai provato qualcosa di così tanto intenso, alla fine è stato un percorso piuttosto lungo e con varie insidie che però ci hanno aiutato a crescere, e credo di parlare anche a nome degli altri. La vera consapevolezza arriva quando ti conosci e MasterChef ci ha regalato questa possibilità. Come investirai il montepremi vinto? Simbolicamente ieri in puntata li ho consegnati al mio papà, lui rappresenta la mia famiglia e l’ho fatto in segno di riconoscenza per tutti i sacrifici che loro hanno fatto per me, conoscendolo ovviamente me li restituirà, ma ci tenevo a passare questo messaggio. In realtà non ho ancora pensato al lato economico, dovevo concentrarmi sul libro di ricette, la mia prima vera creatura . Ti ha divertito scriverlo? Sì è stato molto divertente perché in questo libro parlo molto anche del gioco e richiama un po' i giochi che facevamo durante la Masterclass per alleggerire la tensione. Non è solo un libro di cucina, c’è un rimando allo Zodiaco Cinese come invito a riscoprire attraverso l'oroscopo la parte asiatica che fondamentalmente abbiamo tutti. Quando hai capito che il tuo modo migliore di esprimerti è cucinare? E’ stato durante il Lockdown, lì ho capito che attraverso la cucina potevo davvero esprimermi e ricollegarmi alle mie radici, avevo più tempo libero stando in casa e potevo prendermi cura delle persone creando piatti anche per gli amici. Ho capito così che è il lavoro che più mi piace fare, la passione che voglio seguire nel mio futuro. Il piatto della tua infanzia e quello che ti rappresenta meglio? È una ricetta che ha segnato la mia vita personale e che mi fa tornare sempre alle radici perché è da lì che sono partita e sono i ravioli di mia madre, per me sinonimo di amore e dedizione, il primo del mio menu della finale era dedicato a lei. Il piatto che mi rappresenta meglio invece è l’antipasto L’Albero della vita e il suo elisir, parla di me e racconta il mio sogno. Il consiglio di un giudice che ti porterai sempre nel cuore? Il consiglio che mi porterò sempre nel cuore è quello che mi ha dato Chef Cannavacciuolo quando ho presentato il Budino di nonna Pan, penso che per un appassionato di cucina non ci sia niente di più bello che ricevere i complimenti da uno chef stellato di quel calibro, mi ha detto che avrei dovuto inserire quel piatto nel menu del mio futuro ristorante. Il sogno di cui ci hai parlato in finale è dietro l’angolo? È sicuramente nel mio domani, ed è il sogno più grande che abbia mai avuto, creare un'oasi in cui ritrovare il benessere attraverso il cibo e dove riuscire a portare sia la cucina, sia l’arte. Ma come tutte le grandi cose, ha bisogno di fondamenta solide e sono consapevole che ci dovrò lavorare un bel po’.

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