Pechino Express, Costantino della Gherardesca: "Sogno mete proibite". L'intervista

Quando aveva 17 anni, Costantino della Gherardesca nutriva le aquile. Zaino in spalla, e con la complicità di un’agenzia di viaggio svizzera, nel 1994 era salito su un volo intercontinentale e aveva varcato la soglia del monastero Kopan Gumba, in Nepal, che all’epoca offriva poche stanze e lezioni di buddismo. "Erano gli anni di Richard Gere e di Koo Stark", spiega Costantino, allora affascinato dagli stessi percorsi spirituali dell’attore e della fotografa prima fidanzata del Principe Andrea Windsor, che hanno addirittura incontrato il Dalai Lama. Lui, invece, aveva incontrato le aquile, e i rapaci si erano a loro volta imbattuti nelle croste di pane distribuite dalle sue mani. Oggi quel piccolo monastero è irriconoscibile: "È diventato una reggia enorme, sembra Versailles". La comunità religiosa, però, non è la sola ad aver cambiato aspetto. Lo stesso Costantino, ormai cresciuto, è infatti tornato in Nepal sotto un’altra veste: non più quella di temerario viaggiatore, bensì di assennato conduttore di Pechino Express, lo show Sky Original realizzato da Banijay Italia. La nuova stagione del programma, in onda in dieci puntate da giovedì 6 marzo in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, seguirà le nove coppie di viaggiatori Fino al tetto del mondo. La rotta di oltre 6 mila chilometri si svilupperà in altezza, a partire dalle spiagge e dal mare cristallino delle leggendarie isole Palawan, nelle Filippine. "Finora avevo visitato solo la Brianza delle Filippine, non ero mai stato in questa zona più Salento", precisa Costantino. I viaggiatori attraverseranno poi la misteriosa giungla siamese nel nord della Thailandia, una zona inedita del Paese dalle coste sempre più gettonate dai turisti della classe media indiana, che sono in continua crescita e che aspirano a rendere noto ai vicini di casa: “Ho passato il Capodanno a Bangkok”". Infine, sarà proprio la volta del Nepal, che ospita otto delle dieci montagne più alte del mondo, prima fra tutte l’Everest con 8848 metri di altezza. "Mi fa un effetto nostalgico", ammette Costantino, che da un lato ha osservato la fine della monarchia e la trasformazione in metropoli della capitale, Katmandu, e dall’altro custodisce l’incanto di angoli rurali autentici. Dotate solo di uno zaino con la minima attrezzature indispensabile e un euro al giorno per persona, le coppie si sfideranno in prove di resistenza fisica e psicologica in condizioni ambientali e climatiche totalmente diverse tra loro, "dai costumi da bagno al mare ai pile e alle calzamaglie in montagna". E chissà che la gara non ricordi infine "La corsa più pazza del mondo, il cartone animato dove un gruppo di personaggi buffi partecipava tappa dopo tappa a una sfida automobilistica". IL KIT DEL BUON VIAGGIATORE CONTRO LE AVVERSITÀ Per Costantino, nel buon viaggiatore devono ardere spirito di adattamento, curiosità e voglia di studiare, perché altrimenti "mancano i tiranti che sospingono avanti nei momenti difficili. Per la gara di Pechino Express sono invece fondamentali: hanno aiutato non solo me a condurre per tanti anni, ma anche i viaggiatori ad arrivare fino all’ultima tappa". Imprescindibile anche l’intraprendenza nel chiedere alle popolazioni locali ospitalità per la notte, «la sfida più difficile» secondo il conduttore. Se, infatti, l’autostop tra bus e tuk tuk richiede un semplice esercizio quotidiano, la richiesta di un tetto, soprattutto nella prima notte di gioco, risulta complessa. "Quando invece i viaggiatori diventano abbastanza svergognati da chiedere a uno sconosciuto, 'Mi fa dormire in casa sua?', allora è tutto in discesa", rassicura. Tuttavia, "a volte le persone non offrono una stanza, ma magari un garage, e la stanchezza di fine giornata rende accettabili anche sistemazioni meno confortevoli". Altre incognite sono spesso i pasti, anche se "le popolazioni locali sono molto gentili e quando non possono ospitare i viaggiatori rimediano con cibi saporiti". Tra le tradizioni culinarie che più hanno colpito Costantino c’è il balut delle Filippine, l’uovo fecondato e bollito nel guscio poco prima della schiusa, insomma "con il pulcino dentro" quasi completamente formato. "Si tratta di un piatto nazionale che fa parte della loro cultura. Negli anni abbiamo provato a mangiarlo, sa un po’ di fegato. Diciamo che non te lo dimentichi", ricorda. Altri alimenti decisamente esotici, nelle edizioni passate anche striscianti o dotati di pungiglioni o di plurime zampe, attendono poi i viaggiatori. Del resto, "credo che il pubblico mi scuoierebbe se non affrontassero questo genere di prove". "L'EDIZIONE PIÙ DIVERTENTE" Le coppie in gara saranno gli «educati» Primi Ballerini Virna Toppi e Nicola Del Freo, i "caldi" Spettacolari Gianluca Fubelli e Federica Camba, i "moderni" Magici Jey e Checco Lillo, le "internazionali" Atlantiche Ivana Mrázová e Giaele De Donà, i "signori" Medagliati Jury Chechi e Antonio Rossi, i "buffi" Estetici Giulio Berruti e Nicolò Maltese, i "surreali" Cineasti Nathalie Guetta e Vito Bucci, gli "onirici" Complici Dolcenera e Gigi Campanile e l’"amore" delle Sorelle Samanta e Debora Togni. "Questa edizione di Pechino Express, insieme alla terza, è quella che mi ha divertito di più, per l’atmosfera allegra", racconta Costantino, che negli anni ha sia guidato la corsa di concorrenti indimenticabili come Achille Lauro, Clementino, La Pina e Victoria Cabello, sia vissuto in prima persona qualche disavventura. "In Ecuador o in Guatemala dovevo mostrare una volpe addomesticata dolcissima. In realtà, era cattivissima", ricorda dell’animale ribelle. "Mi ha morso la mano ed è scappata. Ovviamente si sono arrabbiati con me perché ho fatto scappare la volpe, e in più per preoccupazione europea ho dovuto anche fare l’antirabbica". Il conduttore ha però gestito con grande contegno l’assalto, soprattutto in vista della finalità più nobile di Pechino Express: la devoluzione del premio finale a sostegno di una ONG che opera con i suoi volontari sui territori del viaggio. Tra gli altri, "nel 2015 il Nepal ha subito un gravissimo terremoto e ha ricevuto aiuti da tutto il mondo. Si osservano distese di case ricostruite dopo il sisma, dai tetti color 'corn flower blue'", racconta. A volte, però, sono proprio i viaggiatori ad aver bisogno di soccorso. "Nell’ottava edizione la coppia dei Gladiatori, formata da Max Giusti e Marco Mazzocchi, si trovava in Corea del Sud ed era molto trafelata dopo le prove. Qualcuno l’ha notata e ha chiamato i servizi sociali, che le ha concesso alloggio per la notte!". CUORE DI TENEBRA In attesa dell’inizio del viaggio, su Sky Uno e in streaming su NOW c’è Pechino Express – Dal Gran Visir, un appuntamento imperdibile nel quale Costantino, Gran Visir di tutte le edizioni del programma, è assistito dall’inviato speciale Fru che, appunto, "è speciale perché è buono, giovane e simpatico, e non l’uomo alfa che va in palestra". Il conduttore accoglie le coppie nella propria misteriosa dimora, dove fa loro i tarocchi nel tentativo di prevedere le avventure in arrivo e di svelare qualche segreto del passato. Evoca inoltre lo spirito di Pechino Express, che non mancherebbe neppure in una prossima eventuale edizione. "Le mete dei miei sogni restano i luoghi più proibiti", rivela il conduttore. "Nello specifico, il Congo di Cuore di tenebra di Joseph Conrad, dove è possibile viaggiare solo via fiume o in aereo. Non mi dispiacerebbe vedere i viaggiatori alle prese con le zattere".

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