Il 34% degli italiani over 50 ha avuto meno figli di quanti ne voleva

Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite racconta una realtà che si sta facendo strada in molti Paesi del mondo: il vero problema non è solo che le nascite stanno diminuendo, ma che sempre più persone non riescono a costruire la famiglia che vorrebbero. E non perché manchi il desiderio di avere figli – anzi, la maggior parte delle persone continua a desiderarli – ma perché una serie di ostacoli rende sempre più difficile trasformare quel desiderio in realtà. Il rapporto, basato su un’indagine condotta in 14 Paesi sviluppati e in via di sviluppo che insieme rappresentano oltre un terzo della popolazione globale – tra cui anche l’Italia – rivela che quasi una persona su cinque in età fertile non si aspetta di avere il numero di figli che desidera. E guardando alle generazioni più anziane, solo il 38% delle persone sopra i 50 anni afferma di aver raggiunto il numero ideale di figli che avrebbe voluto avere, mentre il 31% ne ha avuti meno di quanti ne avrebbe voluti. In Italia divario tra figli desiderati e avuti è più marcato Nel contesto italiano, il divario tra il numero di figli desiderato e quello effettivamente avuto o previsto è ancora più evidente, soprattutto tra gli over 50: il 34% di loro dichiara di aver avuto meno figli di quanti ne avrebbero voluto, mentre la stessa percentuale ha raggiunto il numero ideale e solo il 9% ha avuto più figli del previsto. La percentuale di italiani “delusi” dalle aspettative sul numero di figli è più bassa solo rispetto a quella degli indonesiani , dei thailandesi , dei sudcoreani e dei sudafricani . I Paesi dove si registrano le percentuali più basse di insoddisfatti, tra i 14 sondati, sono invece Nigeria , India e Germania . La maggior ragione per cui non si fanno figli sono le preoccupazioni economiche Le ragioni dietro a questa insoddisfazione sono molteplici e variano da Paese a Paese, ma spesso sono legate a difficoltà economiche, precarietà lavorativa e difficoltà nell’accesso a una casa stabile. Il 30% degli italiani indica la disoccupazione e l’insicurezza lavorativa come una delle ragioni che li ha portati o potrebbe portarli ad avere meno figli – la seconda percentuale più alta dopo il 33% registrato in Thailandia e Sudafrica. Il 29% cita limitazioni finanziarie, il 14% problemi relativi all’abitazione e il 12% la mancanza di servizi di assistenza all'infanzia. Sorprendentemente, queste ultime tre percentuali sono tra le più basse registrate nei 14 Paesi presi in considerazione dallo studio, a indicare come il principale ostacolo economico al fare figli sia l’incertezza lavorativa e non tanto le preoccupazioni relative alla ricchezza o ai servizi – spesso risolte dal più grande elargitore di misure di welfare in Italia: la famiglia. Ma gli ostacoli non sono solo di carattere finanziario: un italiano su cinque si dice preoccupato dall’attuale situazione politica e sociale, temendo guerre, pandemie e altri rischi simili – la quarta percentuale più alta dopo il 23% registrato in Thailandia e il 21% in Messico e Brasile – mentre l’11% si dice preoccupato anche dal cambiamento climatico. Il 17% cita la mancanza di un partner adeguato e l’8% l’insufficiente coinvolgimento del partner nelle faccende domestiche.

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