Serata Sorprendente: Mystery Box “in giallo", con Pablo Trincia, Chef Locatelli in consolle per un invention Test musicale, prova in esterna al Museo Mart di Rovereto. Pressure Test Spietato con lo Chef Jacopo Ticchi. Un solo eliminato, in gara restano 7 cuochi amatoriali, e il grand finale è sempre più vicino. Ieri 800mila spettatori tv. Sui 7 giorni oltre 2,2 milioni di spettatori tra tv e second screen
Il gran finale non è più così lontano, e ogni prova a MasterChef Italia può essere determinante. Anche quella di ieri è stata una serata intensissima, nel corso della quale i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno organizzato una lunga serie di imprevisti per gli otto aspiranti chef ancora in gara: una Mystery Box a tema “crime” con un vero e proprio “delitto gastronomico” raccontato da Pablo Trincia, un Invention Test dedicato alla musica con lo Chef Giorgio Locatelli in consolle, una Prova in Esterna “artistica” al museo Mart di Rovereto, tempio dell’arte moderna e contemporanea in Italia e in Europa, infine un Pressure Test con un ingrediente killer, il pesce frollato, alla presenza dello Chef Jacopo Ticchi. A capitolare a fine serata è stato Gianni, che ha quindi lasciato in Masterclass 7 cuochi amatoriali a giocarsi il titolo di quest’anno.
Gli ascolti
Lo show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, su Sky Uno/+1 e on demand, ha ottenuto una media serata di 789mila spettatori tv con il 3,9% di share tv. In particolare, il primo episodio ha raggiunto 877mila spettatori tv medi, con 1.184.000 contatti tv, il 3,6% di share tv e il 74% di permanenza; il secondo ha totalizzato 701mila spettatori tv medi, con 1.004.000 contatti tv, il 4,2% di share tv e il 70% di permanenza.
Sui sette giorni, gli episodi di una settimana fa raggiungono una media, tra TV e second screen, di 2.213.000 spettatori, +2% sia rispetto ai due episodi precedenti sia rispetto agli omologhi episodi della scorsa stagione.
Sui social il cooking show ha raggiunto 120mila interazioni Social TV Audience in rilevazione Linear e 147mila interazioni nella rilevazione Same Day 24/7. Su X le parole collegate a MasterChef Italia più utilizzate durante la serata sono l’hashtag ufficiale del programma, i nomi dei 3 giudici, dell’ospite Pablo Trincia e di tutti i cuochi amatoriali in gara (fonti: Talkwalker, Trends24.in).
Dalla Mystery Box all'Invention Test
Un’atmosfera di mistero ha avvolto la Mystery Box di questa settimana: i concorrenti hanno trovato, insieme alla box, delle cuffie tramite cui ascoltare un inedito podcast di Pablo Trincia incentrato su una lunga serie di “delitti gastronomici”, a introdurre una prova basata su quello che secondo molti è un abbinamento off limits ma che, in realtà, è molto presente nella cucina di diverse parti d’Italia, il pesce col formaggio. Sotto la cloche c’erano infatti gorgonzola, pecorino, mozzarella, scampi, mussoli e branzino; compito della prova, la realizzazione di un piatto che unisse tutti gli ingredienti o anche solamente due tra questi, purché ci fosse almeno un tipo di pesce e un tipo di formaggio. A conquistare gli assaggi dei tre giudici e di Pablo Trincia sono stati il piatto di Anna, Assassinio sull’Orient Express (Involtino di branzino ripieno di scampi su crema di mussoli e gorgonzola, cavolfiori affumicati e foglia di mizuna fritta); quello di Claudio, L’ho scampata (Spugne di scampi su fondo di harissa e scampi con fonduta di pecorino); quello di Franco, Accoglienza (Tartellette ripiene di crema di mussoli e gorgonzola). A risolvere brillantemente il misterioso caso è stato Claudio.
A seguire, Invention Test “musicale”, e in consolle è salito “DJ Loca”, al secolo Giorgio Locatelli, per mixare di fronte alla Masterclass tre successi della musica inglese (Lucy in the Sky with Diamonds dei The Beatles, London Calling dei The Clash e Wake Me Up Before You Go-Go degli Wham!): a ognuno dei tre brani era associata una cloche, rispettivamente a tema vegano (lenticchia rossa e zucca bottiglia), punk (creste di gallo e birra), e pop (bacon e concentrato di pomodoro). I tre giudici, dopo aver assaggiato i piatti di tutti gli aspiranti cuochi, hanno stabilito che Franco è stato il migliore della prova, con il suo Franco in the Varanasi sky (dahl di lenticchie con salsa di arachidi e chutney di uva e zucca), mentre a commettere gli errori più gravi sono stati Mary e Gianni, ai quali è andato il grembiule nero che li ha momentaneamente “graziati” ma spediti direttamente al Pressure Test finale.
La prova in esterna e il pressure test
La serata è proseguita con una inaspettata Prova in Esterna al Mart di Rovereto, uno dei più noti musei di arte moderna e contemporanea d’Italia e d’Europa, dove i sei concorrenti in gara hanno cucinato per cinque esperti d’arte e di cucina: il Presidente della Fondazione Gualtiero Marchesi Enrico Dandolo, la scrittrice e critica gastronomica Roberta Schira, lo Chef e patron del ristorante Senso-Mart di Rovereto Alfio Ghezzi, la curatrice d’arte contemporanea Caroline Corbetta e il curatore responsabile per le mostre e le Collezioni d’arte contemporanea del Mart Denis Isaia. A quest’ultimo è andato il compito di illustrare tre correnti artistiche del Novecento, con altrettanti quadri, che dovevano ispirare i sei cuochi amatoriali in gara divisi in tre brigate: la Brigata Rossa formata da Jack e Claudio a cui è toccato il Futurismo, la Brigata Blu di Katia e Simone con la Metafisica, la Brigata gialla composta da Franco e Anna e alle prese con l’Astrazione; la prova è stata vinta da questi ultimi grazie a un piatto degno di un’opera d’arte (quadrato di polenta fritta con mousse di trota, con quenelle di funghi e pomodorini marinati).
Con Franco e Anna comodamente in balconata, gli altri hanno tutti affrontato il Pressure Test per il quale è arrivato un ospite d’eccezione, Jacopo Ticchi, chef romagnolo, classe 1994, che ha mostrato agli aspiranti chef la tecnica della “frollatura” del pesce, un processo che permette di esaltarne sapore, tenerezza e consistenza, attraverso il suo mantenimento a una temperatura controllata. Trenta minuti per una prova ad altissima difficoltà nella quale i cuochi in gara hanno dovuto lavorare su una specifica parte – diversa per ciascuno di loro – di una ombrina, per realizzare un piatto che ne esaltasse sapore e qualità. Ad avere la peggio è stato Gianni, il cui piatto non ha convinto i giudici: il commesso di un negozio di elettronica di Bagheria (Palermo), 30 anni, ha così dovuto sfilare il grembiule bianco e abbandonare per sempre la cucina di MasterChef Italia.
La prossima settimana, giovedì 13 febbraio sempre alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW, a MasterChef Italia i cuochi amatoriali, rimasti in sette, troveranno nuovi ostacoli durante il loro percorso. La loro avventura prosegue, ma devono affrontare ogni sfida col fiato sospeso: chi proseguirà la propria corsa verso il titolo di nuovo MasterChef italiano?
