MasterChef 12, Roberto e Sara eliminati a un passo dalla finale. L'intervista

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Barbara  Ferrara

Barbara Ferrara

A un soffio dal gran finale, la corsa di Roberto e Sara si arresta bruscamente nell’ultima tappa prima del traguardo. La gara continua per Bubu, Edoardo, Hue e Mattia, giovedì prossimo su Sky Uno. In attesa di sapere chi salirà sul gradino più alto del podio, ecco cosa ci hanno raccontato i due concorrenti uscenti

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Mentre Bubu, Edoardo, Hue e Mattia convincono i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli e volano in finale, il sogno di Roberto e Sara si infrange sull’ultimo ostacolo prima del traguardo (FOTO). In una puntata in cui gli sfidanti entrano per la prima volta in una cucina tristellata, quella del ristorante Mirazur di Mentone in Francia, e scoprono la cucina templare della monaca-chef coreana Jeong Kwan, diventa chiara una cosa: per "arrivare davvero", occorre essere in connessione con l'energia della propria anima. "Diventare un tutt'uno con l'ingrediente", per usare le parole della chef Kwan che, con l'aura mistica di alcuni maestri, rasserena gli animi e punta tutto sul valore essenziale del rispetto in ogni sua forma. Giovedì prossimo la cucina di MasterChef (VAI ALLO SPECIALE) si riapre per l’ultima volta, in attesa di sapere chi vincerà tra i nostri fab four, ecco cosa ci hanno raccontato nell'intervista i due concorrenti uscenti. 

LA DOPPIA INTERVISTA

Che esperienza è stata MasterChef?

Roberto: MasterChef è stato il viaggio più bello della mia vita, super positivo, e ha rispecchiato il mood della mia vita, ho rischiato l'eliminazione da stupido, da lì è cambiato tutto. Sono stato sempre un po’ nascosto, ma man mano sono cresciuto e sono arrivato tra i migliori. La cosa che più mi resterà dentro a livello personale è il legame con gli altri. Ho capito che dovevo uscire dalla mia zona comfort e sono felice di averci provato, questa per me è stata la svolta.

Sara: L’esperienza è stata un continuo crescere, era partito tutto come gioco tra virgolette, cucinavo sì, ma non pensavo di arrivare a certi livelli, sono entrata con tanta paura e non riuscivo a farmi valere, poi prova dopo prova ho acquisito più sicurezza. Le amicizie sono state una forza, e in una gara così piena di tensione sono fondamentali. Essere entrata poi in una cucina stellata è un ricordo che resterà per il resto della vita.

 

Vi aspettavate di arrivare fin qui?

Roberto: Sinceramente no, non me lo sarei mai aspettato, per me essere tra i 35 era già positivo, via via contavo le posizioni, quasi incredulo, non ho rimpianti, ieri sono arrivato scarico, guardavo gli ingredienti e non avevo idee, mi è dispiaciuto non arrivare allo stellato, ma sono più che contento così.

Sara: All’inizio non pensavo di arrivare così lontano, dopo le prime prove però ci ho creduto, sarei bugiarda nel dire che non ci pensassi, ho abbastanza autostima. Anch’io sono arrivata stanca, mi mancavano gli affetti, non sentivo di avere così tanta grinta come gli altri, sono andata via serena senza nessun rimpianto. 


Un commento sui giudici.

Roberto: Quello con cui ho loegato di più è stato Antonino Cannavacciuolo, era alquanto emozionato quando sono uscito, lui mi ha dimostrato tanto effetto, qualche pacca da padre me l’ha data, ed erano tutte di stimolo per me. Di chef Locatelli invece ho apprezzato l’umanità nel dirti le cose buone come quelle cattive, di Bruno Barbieri mi piace la schiettezza, a volte sembra un po’ brusco, ma lì dentro noi abbiamo bisogno di essere sotto pressione e i suoi modi diretti ci stanno, e poi riesce a prenderti in giro in modo ironico.

Sara: Sicuramente ho legato maggiormente con chef Locatelli, trovo che sia una persona elegante, e con i suoi sguardi cercava sempre di spronarmi con charme, sono innamorata di quell’uomo. Con Antonino Cannavacciuolo non ci siamo mai detti molte parole ma sentivo che credeva in me, ha un cuore grande. Barbieri mi divertiva un sacco, era elegante anche nelle critiche, con lui era dura prendersela seriamente.

 

Chi vorreste vedere sul gradino più alto del podio?

Roberto: Il mio amico Mattia.

Sara: Io come ho detto ieri uscendo, Mattia, ma sicuramente tifo anche per Edo, e in generale tifo per tutti. Sono stupendi, ciascuno di loro merita di vincere.

 

Il menu della finale era già pronto?

Roberto: Come sportivo, io sono molto scaramantico quindi no, ma dalla posizione in cui ero avevo iniziato a pensare qualcosa. Alla fine ho voluto aspettare per paura che finisse a tarallucci e vino e infatti è andata così, quindi bene.

Sara: Anche io in realtà qualche idea in testa l’avevo però di concreto non avevo niente, anche perché iniziavo a essere molto stanca e come Roberto ho preferito aspettare.


Progetti futuri?

Sara: L’idea di aprire un ristorante c’è e sarebbe motivo di orgoglio anche per i miei genitori, in particolare per mio padre, ma non nell’immediato. Prima voglio viaggiare perché ti apre la mente e arricchisce la tua cucina, serve per avere quella marcia in più. Mi piacerebbe fare anche un corso di sommelier perché adoro il vino, ho tanti progetti in testa.

Roberto: Adesso è arrivato il momento per me di guardare avanti, qualche idee ce l’ho ma per scaramanzia non ne voglio parlare. MasterChef mi ha fatto capire che questa è la mia strada, devo trovare le persone giuste con cui realizzare alcune cose ma ho la risposta che cercavo e riparto da questa.

 

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