MasterChef 12, fuori Silvia e Giuseppe. La doppia intervista
Il settimo appuntamento con il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, vede una doppia eliminazione e la partecipazione straordinaria (e da molti attesissima) dello chef 2 stelle Michelin Jeremy Chan. La gara continua, senza Silvia e Giuseppe che dicono addio al sogno di arrivare in finale
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Perfezione tecnica, identità ben definite e capacità gustative, queste le qualità che i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno testato ieri, in una puntata ad altissima tensione che ha visto lo chef 2 Stelle Michelin, Jeremy Chan, protagonista (attesissimo) di una prova particolarmente difficile, al termine della quale Silvia ha la peggio. A seguirla, Giuseppe a cui tocca abbandonare il sogno di arrivare in finale per colpa di un caffè "di troppo". L'imprenditrice romana e il "Beri Cooper" della Masterclass di questa 12ma edizione di MasterChef Italia, escono di scena. Li abbiamo intervistati per conoscerli più da vicino, ecco cosa ci hanno raccontato nell'intervista in collegamento da casa via Zoom.
L'INTERVISTA A silvia e giuseppe
Come nasce l’idea di iscriverti a MasterChef?
Silvia: “I miei figli da anni dicevano di volermi iscrivere e alla fine lo hanno fatto, sono stati loro e io ho accettato perché mi sembrava una cosa carina in un momento bello della mia vita, ho voluto mettermi in gioco, e spero si sia percepita tutta la mia voglia di divertirmi.
Giuseppe: “E’ successo durante l’edizione dell’anno scorso, nel mezzo della pubblicità mentre guardavo la puntata mi sono detto di volerci provare. E in quei quattro minuti mi sono precipitato al computer per iscrivermi, ho completato l’iscrizione l’indomani e da lì è partito tutto, i primi provini, le prime video chiamate, l’invito in studio e i Live cooking”.
Rimpianti?
Silvia: “Ti assicuro che rivedere la puntata ieri mi ha dato tanti spunti, ti accorgi che quando sei sotto pressione è davvero difficile avere la lucidità giusta di capire che cosa è meglio fare in quel momento, sul divano mi sono illuminata, mi sono detta che avrei potuto fare molte cose e in maniera diversa”.
Giuseppe: “Concordo con Silvia, in quei 45 minuti devi capire troppe cose insieme, e davanti a te ci sono le telecamere, gli spettatori e poi le interviste, insomma è dura. Il mio rimpianto è quel caffè, adesso so come trattarlo, quel giorno nel corso del Pressure Test mi è successo un po’ di tutto, ho perfino impanato il caffè”.
Che dire del gioco di squadra?
Giuseppe: “Secondo me, in questa edizione si è visto molto gioco di squadra, necessario quando si vuole arrivare a portare la squadra alla vittoria, ma in una competizione sono tante le dinamiche che si attivano, anche lo stare insieme in una convivenza forzata ha il suo peso. Io in generale nella vita, preferisco andare avanti per la mia strada, se devo unirmi a un gruppo che non stimo, preferisco staccarmi, l’esperienza di MasterChef è andata benissimo, anche se ognuno fa il suo percorso. Mi sono trovato meglio con Silvia, Francesca, Letizia e altri, persone trasparenti che si sono espressi senza giochetti”.
Silvia: “Sono d’accordo con Giuseppe, è stata una bellissima esperienza, ognuno di noi entra con le proprie esperienze, debolezze e punti di forza e per me la cosa più importante è stata condividere senza perdere mai l’obiettivo. Bello creare un bel gruppo pur essendo avversari, considero tutta la Masterclass una grande famiglia, ci sono state delle divisioni sì, ma naturali: per esempio i giovani si sono chiusi tra loro, e noi senior di conseguenza, è normale. La cosa più difficile è la gestione di alcune tensioni, ma siamo sopravvissuti, eravamo un bel gruppo e Giuseppe era un elemento molto stabilizzante, tranquillizzava sempre tutti. Poi certo, in gara si affilano i coltelli, fa parte del gioco”.
Lo Chef con cui avete legato di più?
Silvia: “Sicuramente ho adorato lo chef Giorgio Locatelli, un uomo di classe e grande eleganza, Antonino Cannavacciuolo ha un cuore enorme dietro quella montagna e con lui ho condiviso i piatti del sud, Bruno Barbieri mi ha fatto divertire da morire, ognuno di loro aveva un ruolo e penso che ognuno abbia dato un bel contributo”.
Giuseppe: “Io ho legato con tutt’ e tre, per me i giudici sono tre fenomeni, in ogni puntata mi trovavo meglio con uno chef diverso. A Bruno Barbieri che inizialmente non mi apprezzava, sono riuscito a fargli cambiare idea. Anche Locatelli, dopo avermi capito mi ha supportato, forse in cima metterei Antonino Cannavacciuolo, sì”.
Cosa portate a casa di questa esperienza?
Giuseppe: “MasterChef mi ha arricchito tanto, ho scoperto un lato di me che non conoscevo, l’esperienza della cucina, quella di condividere un albergo, una convivenza forzata. Ho scoperto la mancanza della mia famiglia, mi sono spostato sempre poco per lavoro. Porto a casa anche la spensieratezza che ho ricevuto e una bella popolarità, le persone mi riconoscono, mi salutano e mi chiedono una foto, è una bella sensazione che ho cercato e ho avuto”.
Silvia: “Devo dire che mi porto a casa tanta-tanta-tanta roba, e innanzitutto la gioia, sicuramente ho imparato moltissimo, confrontarsi con chef di tale portata, ricevere quei consigli che ti aiutano a migliorare negli studi e nei propri approfondimenti, mi porto dietro delle belle amicizie. Sono contenta poi di aver conosciuto il mondo che c’è nel backstage di una produzione, e voglio approfittare per fare i complimenti a tutta la squadra di lavoro”.
Chi vedete sul podio?
Silvia: “Francescone”.
Giuseppe: “Francescone”.