4 Ristoranti, ultima tappa a Milano. Tutte le anticipazioni

TV Show sky uno

L’ultima tappa del viaggio di Alessandro Borghese è un giro per l’italia, ma senza spostarsi da Milano: quale sarà il miglior ristorante di cucina regionale della metropoli? Appuntamento martedì 26 gennaio alle 21.15 su Sky Uno

Il viaggio in otto tappe di questa stagione di 4 Ristoranti (VAI ALLO SPECIALE) si conclude con la puntata di martedì 26 gennaio, su Sky e NOW TV. L’ultima fermata di questo cammino ci riporta all’ombra della Madonnina, alla ricerca del miglior ristorante di cucina regionale di Milano. Per chi vive nella cosmopolita Milano, in pochi minuti è possibile “raggiungere” qualsiasi regione d’Italia, almeno dal punto di vista culinario. Qui, infatti, negli Anni 60, sono arrivati ristoratori da tutto il Paese con un’idea in testa: stupire la città con le ricette della loro cucina regionale. Calabresi, pugliesi, liguri, laziali e molti altri: tutti hanno portato nel capoluogo lombardo le ricchezze e i sapori della loro terra. Così, grazie a questi ristoratori, oggi a Milano basta prendere il tram o la metropolitana, e in pochi minuti sembra di essere in Sicilia, in Toscana, in Campania e in qualsiasi altra zona del Belpaese. Un viaggio che questa settimana compirà anche Chef Alessandro Borghese, con un solo obiettivo: scoprire se i ristoranti regionali sono rimasti fedeli alle loro tradizioni, o se invece hanno studiato nuove formule per avere successo in città.

I RISTORANTI DELLA PUNTATA

 

TÀSCARO (Porta Venezia): Sandra (38 anni), la veneta, è la titolare del suo bacaro, la tipica osteria di Venezia in cui ci si può fermare a bere uno spritz e mangiare cicchetti e piattini veloci di tipicità venete. Sandra, fierissima delle sue origini, propone le ricette della sua famiglia, tutte rigorosamente venete: sarde in saor, baccalà mantecato, fegato alla veneziana, risotto al radicchio. Fedele alla tradizione, Sandra non è scesa a compromessi con Milano: “La cotoletta se uno la vuole la va a mangiare altrove” afferma. Anche il menu è scritto tutto in veneto. Il Tàscaro è un bacaro moderno, tutto in ferro e vetro, rivestito da carta da parati veneziana. I rimandi a Venezia sono pochi, ma mirati: la bandiera con il Leone di San Marco, il remo di una gondola e le numerose bottiglie per fare lo spritz.

 

NAPOLI 1820 (Navigli): Rosario (54 anni), il campano, non ha mai tagliato il cordone ombelicale con la sua terra natia e fa la spola, tre volte a settimana, tra il suo ristorante di Napoli e quello di Milano. Rosario è instancabile, porta sulle tavole milanesi materie prime autentiche che trasporta lui stesso in macchina. Nato come cuoco, ora ha demandato la cucina al figlio Antonio, mentre lui si occupa della gestione del locale. Propone una cucina completamente partenopea, ma non ha voluto rendere il suo locale troppo folkloristico per paura della reazione dei milanesi. La location è il classico ristorante/pizzeria con un grande forno a legna all’ingresso e i colori caldi tipici della Campania. Le pareti sono piene di rappresentazioni del Vesuvio, di foto a quadri stilizzati, tra cui uno in cui il vulcano erutta i tipici cornetti rossi.

 

FRADES PORTO CERVO (Duomo): Roberto (29 anni), il sardo, è il titolare e lo chef. Con il suo locale ha creato, in pieno centro a Milano, un ponte con la Costa Smeralda. Avendo già un ristorante a Porto Cervo, frequentato da molti milanesi, ha deciso di sbarcare anche nel capoluogo lombardo. Roberto è ambizioso e propone sia piatti della tradizione coi culurgiones, la fregula e le seadas sia piatti che, partendo da ingredienti sardi, si mescolano a ricette di altre regioni. E quindi la tipica cordula è in saor, mentre la cotoletta viene impanata col pane carasau. “La cucina è poesia, racconta il vissuto dello chef: non puoi offrire una cucina cento per cento regionale a Milano, è una piazza troppo pretenziosa” afferma Roberto. Il locale è elegante, curato e raffinato, con l’ulivo all’ingresso, il granito della Gallura alle pareti e gli arazzi intessuti a mano.

 

RISTORANTE RIFUGIO (Bullona): Markus (48 anni), l’altoatesino, è il titolare. Il suo locale è il tipico stübe, il salotto delle baite del Trentino-Alto Adige. Con il suo ristorante tutto in legno, Markus vuole dare ai clienti la possibilità di immergersi completamente nelle calde atmosfere della sua regione. Da vero perfezionista ha curato ogni dettaglio, dalla stufa in ceramica alle sedie intagliate e rivestite di lana. La cucina è tipica, dalla carne salada ai canederli e ai rosti di patate. La passione di Markus per gli oggetti antichi trova espressione sulle pareti del locale, che sono piene di orologi antichi e campane tradizionali di ogni grandezza. Completamente in legno, il locale ha tre sale: una “gotica”, che richiama l’omonimo stile artistico, una tipica della Val Pusteria, con capitelli intagliati, e una zona birreria più intima e raccolta.

 

Il tavolo del confronto è stato registrato presso la Centrale dell'Acqua di Milano (Piazza Diocleziano, 5), museo d’impresa di MM SpA.

 

Il programma è stato realizzato nel pieno rispetto della sicurezza dei partecipanti e delle normative relative alle misure di contenimento del contagio da Virus Sars- Cov2 come da DPCM vigenti durante le registrazioni.

 

Sky Brand Solutions, dipartimento di Sky Media, insieme a Banijay Italia ha portato a bordo dei nuovi episodi di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” PSA Peugeot.

 

Alessandro Borghese 4 Ristoranti è una produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia.

Scritto da Alessandro Borghese, Nicola Lo Russo e Glenda Manzi. La regia è di Gianni Monfredini.

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