Alessandro Borghese fa tappa a Parma e Provincia per incoronare il miglior ristorante con bottega. A conquistare il titolo è Elio con il suo Alfione. L'appuntamento è tutti i martedì alle 21.15 su Sky Uno e sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV
Dopo il viaggio in Lucania, Alessandro Borghese (VAI ALLO SPECIALE) ci ha portato alla scoperta della Puglia per approdare, nel corso della settima puntata, nella cosidetta "Food Valley", una delle zone più amate dai buongustai di tutto il mondo dove a farla da padrone sono specialità quali, il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma, il culatello di zimbello, gli anolini, la torta fritta, e l'elenco potrebbe continuare. Qui (LE FOTO DELLA PUNTATA) chef Borghese ci ha fatto (ri)scoprire quelle che un tempo si chiamavano “salsamenterie”, nella sostanza delle salumerie con qualche tavolo nel retro dove poter mangiare. Oggi, alcune di queste, si sono evolute in veri e propri ristoranti che hanno conservato la loro anima genuina.
Siete il miglior ristorante con bottega di Parma e Provincia, te l’aspettavi?
Mi ha fatto un grande piacere, diciamo che ci mettiamo tanta passione e che i complimenti fanno sempre bene.
Quando avete ricevuto la chiamata, cosa avete pensato?
Testualmente: wow, che opportunità, meraviglia! Ci mettiamo in gioco con un po’ di sana competizione.
Cosa vi ha regalato quest’esperienza?
Tanta energia positiva e un diverso punto di vista, il confronto sempre aiuta a migliorare.
Avete tratto qualche spunto di riflessione in termini di miglioramenti a cui pensare?
Consideriamo questo non un traguardo, ma un punto di partenza. Grazie anche alla visibilità che ci darà la trasmissione avremo più pubblico e l’occasione per “investire” migliorando i nostri punti deboli (che non svelerò qui, ride n.d.r.).
Qual è stata la vostra carta vincente?
Il sorriso, la passione, il sogno e l’energia; quel che facciamo ci piace e lo facciamo con amore, credo questo messaggio sia arrivato.
Oggi le antiche “salsamenterie” sono tornate di moda, voi eravate già pronti.
È il tipo di “posto” che adoro, appena ci sono state le condizioni lo abbiamo realizzato, non è una questione di mode lo avrei fatto comunque, è un concetto di ristorazione senza tempo.
Ti sei dimostrato molto attento all’estetica, la cura del dettaglio è tra i tuoi must?
Sì, i dettagli danno il quadro d’insieme, uno per uno magari non li noti, ma alla fine il tutto deve avere armonia, la nota stonata la senti subito….la forma è sostanza, le cose belle ci fanno star bene, ci donano felicità.
Come coniugate i sapori della tradizione con il gusto contemporaneo?
Le tradizioni sono le nostre radici la nostra identità, il nostro territorio è ricco di eccellenze che abbiamo il dovere di valorizzare e diffondere. L’essere aperti al nuovo è sperimentare, conoscere, crescere, evolversi, nelle differenze e nelle contaminazioni c’è ricchezza.
Il vostro cavallo di battaglia?
L'accoglienza con il sorriso.
Cucina tipica del “food valley” esclusa, quale cucina ti piace?
Quella toscana, terra che amo.
Progetti futuri?
Chi lo sa, magari un po’ di televisione?!